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12 Gen
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Intervista all'autore - Roberto Travaglia -

Che cos’è per Lei scrivere, quali emozioni prova?
La lettura e la scrittura mi hanno sempre accompagnato sin da quando ero piccolo.
Un piccolo ricordo sono le numerose lettere che scrivevo ai miei genitori quando era in colonia al mare oppure quando ero al liceo classico a Monza. Scrivere rappresenta un momento di intimità dove, davanti a carta e penna, si esterna ciò che si ha dentro. Quando la mano inizia a dirigere la penna, le emozioni prendono forma ed iniziano a parlarci. È come se le vedessimo davanti a noi e le riconoscessimo. Scrivere è un “atto energetico” per farle uscire, per liberarle. Scrivere per me è avere feeling con sé stessi.
 
Quanto della sua vita reale è presente in questo libro?
Prima che scoppiasse la pandemia mi ero iscritto al Corso di Nature Life Coach della scuola Passi che Trasformano. Corso che ho concluso nel luglio 2022 con l’elaborato tecnico (tesi) sull’orientamento giovanile. Il corso biennale di Nature Life Coach per me è stato letteralmente una folgorazione. Sentivo e sento tutt’ora che c’è una visione olistica della Natura. La visione dell’uno col tutto, dell’intero con l’uno, la connessione a noi stessi agli altri e alla Nostra Madre amorevole, la Terra. E la Terra ci sta chiamando.
Ma per essere connessi occorre essere sintonizzati. È un po’ come quando si giravano le manopole di quelle vecchie radio per ricercare una stazione.
Si dovevano muovere lentamente, si avvicinava l’orecchio, la radio cominciava a gracchiare un po’, fino a che il suono usciva pulito e la voce dello speaker volava nell’aria.
Ho sentito che mi avrebbe dato quelle famose “manopole” per sintonizzarmi.
Ed ora sto cambiando il mio approccio alla visione della Natura e della montagna. Sentivo e sento il bisogno di ritornare in Natura.
Il periodo che abbiamo vissuto ha cambiato il nostro modo di vivere. Ho scelto di sviluppare l’elaborato tecnico sull’orientamento giovanile perché i giovani e gli adolescenti hanno vissuto, vivono in questo periodo e vivranno nel prossimo futuro un senso di incertezza, disorientamento, insicurezza e smarrimento. Lo stravolgimento delle routine, l’isolamento e il distanziamento sociale, insieme al senso di incertezza sperimentato, hanno provocato degli effetti sulla salute mentale non solamente nei bambini, negli adolescenti ma in generale in tutto il tessuto sociale.
Anche per tutti noi vivere nel periodo della pandemia, con tutto ciò che comporta, ha creato e crea numerose conseguenze che possono incidere sull'equilibrio psicologico.
Il libro offre spunti di riflessione che si riflettono nella nostra vita quotidiana. Nel libro vengono sviluppate molteplici pratiche in natura.
Perché la Natura? Camminare in mezzo al verde, entrare in contatto con la natura ha enormi benefici per la nostra salute e benessere. Benessere non solo fisico. Ci sono davvero tante ricerche specifiche che attestano quanto sia utile “un tuffo” in mezzo alla Natura. Gli ambienti naturali come un bosco, ad esempio, permettono al nostro sistema cognitivo di essere pienamente in funzione.
 
Riassuma in poche parole cosa ha significato per Lei scrivere quest’opera.
Ho sperimentato in prima persona quali sono i benefici psicofisici che si possono ottenere in Natura. Il libro vuole essere un messaggio per ritornare a connettersi con la Natura diventando consapevoli di Noi stessi, entrando in una relazione più autentica con gli altri.
Connessione e Consapevolezza penso siano le parole che creano un binomio inscindibile.
Consapevolezza indica una presa di coscienza ed è la capacità di essere presente nella vita in ogni istante, senza il giudizio di sé stessi e di chiunque altro. È il processo di alimentare l’attenzione presente permettendo a noi stessi di essere nel qui ed ora. Per il Maestro Zen Thich Nhat Hanh “Consapevolezza”: è fare attenzione, momento per momento a ciò che è. Poiché noi inconsciamente percepiamo noi stessi ed il mondo circostante attraverso modelli di pensiero che sono limitati, abituali e condizionati dall’illusione, la nostra percezione e la conseguente concettualizzazione mentale della realtà, è dispersiva e confusa. La consapevolezza di noi ci fa esplorare altri punti di vista, nuove prospettive sperimentando la connessione agli altri e alla natura.
 
La scelta del titolo è stata semplice o ha combattuto con sé stesso per deciderlo tra varie alternative?
Orientamento Giovanile ai tempi del Covid 19. Questo è stato il titolo iniziale che mi ha sempre risuonato dentro. Ho avuto modo di frequentare l’ambiente giovanile. La seconda parte del titolo “DALLA CONNESSIONE VIRTUALE ALLA CONNESSIONE A SE STESSI AGLI ALTRI e ALLA NATURA” è nata osservando il mondo giovanile e sperimentando con loro le pratiche in Natura. La seconda parte del titolo è un monito ed un auspicio a partire, in primis, dal sottoscritto, fino all’ultracentenario.
 
In un’ipotetica isola deserta, quale libro vorrebbe con sé? O quale scrittore? Perché?
Amo leggere e come dico io “i libri li bevevo “. Ne balzano tanti titoli in testa in questo momento ma uno in particolare mi ha dato molta ispirazione. Il libro è il “Manuale del guerriero della luce” di Paulo Coelho. Mi ha colpito molto la sua autobiografia e devo dire nei primi libri che Coelho ha scritto c’è il riflesso della sua vita. C’è una particolarità di questo libro. Io non l’ho mai letto dall’inizio ma lo ho sempre sfogliato a caso. Non so se sia sincronicità o qualcos’altro ma arrivano sempre messaggi che ti sono d’aiuto in quel momento o ti aprono a nuovi punti di vista.
 
Ebook o cartaceo?
Questa è una domanda interessante perché mette a confronto la tradizione con l’innovazione tecnologica. Leggere un libro cartaceo per me ha un suo fascino. Sfoglio le pagine sentendole al tatto, mi immergo nel fruscio dei fogli, si attiva l’olfatto con i profumi che, ad esempio, un libro nuovo emana. Con un ebook invece hai a disposizione una vera e propria Biblioteca digitale che porti comodamente sul tuo smartphone o sul tuo tablet. È un utile e pratico strumento. Ho letto una divertente curiosità: nell’era degli e-book un’azienda ha inventato (provocatoriamente) lo spray Smell of Books, un prodotto che conferisce al proprio ebook il profumo di un libro vero.
 
Quando e perché ha deciso di intraprendere la carriera di scrittore?
Il percorso formativo di Nature Life Coach (un corso di formazione della durata di 450 ore complessive svolte nel biennio: 320 ore di lezioni in presenza: aula, outdoor, esperienziali e supervisioni; 130 per tirocinio, autocertificato per lavoro con gruppi, conduzioni outdoor) si concludeva con la stesura dell’elaborato finale (una tesi) che sarebbe stato discusso con una commissione.
Quando ho iniziato ad raccogliere informazioni, a ricercare notizie scientifiche sulle dipendenze in Internet, ha iniziato a prendere forma lo scritto. Più andavo avanti è più la forma grezza si plasmava. Ho ricevuto diversi feedback positivi e da qui è nata l’idea del pubblicare un libro.
Scrivere un libro era un sogno che tenevo nel cassetto. BookSprint ha visionato il mio scritto ed ha creduto nel mio progetto.
Non so cosa mi riserverà il futuro ma, come si suol dire, sognare non costa nulla.
 
Come nasce l’idea di questo libro? Ci racconterebbe un aneddoto legato alla scrittura di questo romanzo?
Nelle pratiche in Natura che abbiamo svolto prevalentemente in Trentino, un week end lo abbiamo trascorso in una valle incantata, la Val di Rabbi. Mentre si saliva a piedi verso la cascata del Saent c’era una piccola comitiva di ragazzi. L’accompagnatrice parlava loro di Natura come di un essere vivente. Si fermava e faceva loro esplorare un senso, ad esempio l’udito. Poi un altro. Mi ha colpito come ha saputo creare un ponte comunicativo con loro ed ha fatto sperimentare i sensi in Natura. Molte volte i giovani vengono dipinti come sconnessi e frastornati. Il libro vuole portare un abbraccio fra le diverse generazioni ritornando a Madre Natura.
 
Cosa si prova a vedere il proprio lavoro prendere corpo e diventare un libro?
È come realizzare una scultura da un blocco di marmo. Ce l’hai davanti a te. Hai dentro di te l’idea, la visualizzi, immagini come possa diventare. Inizi a scolpire la materia grezza. È un po’ come è successo a me per la realizzazione sia del mio elaborato sia del libro. Da una prima fase di studio, di lettura di pratiche sperimentate in Natura, di ricerca e di elaborazione ho iniziato a scrivere. Più andavo avanti e più vedevo che prendeva corpo e forma. Si stava allineando all’idea che avevo. L’ho letto e riletto infinite volte e lo sentivo risuonare. Mi piaceva come stava diventando scorrevole. È durato quasi un anno ma è stato emozionante vedere l’opera arriva al suo compimento
 
Chi è stata la prima persona che ha letto il suo libro?
Quando ho iniziato a stendere la prima bozza dell’elaborato mi ha assistito la mia tutor e formatrice del corso di Nature Life Coach Justina Claudatus. Devo ammettere che sin da quando ho scelto il titolo mi ha sempre incoraggiato spronato e sostenuto. È rimasta entusiasta nel leggere l’elaborato / la tesi ed è lei che mi ha suggerito caldamente di pubblicarla. Ricordo la sua telefonata piena di entusiasmo dove mi diceva di aver letto tutto il libro in un fiato.
 
Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
L’audiolibro rappresenta un’opportunità per riportare le persone alla lettura o, meglio alla “audio lettura”. In Italia, annualmente, la percentuale delle persone che prende in mano un libro non è molto confortante. Tante sono state le iniziative promosse per la Giornata nazionale della lettura 2022 in particolare dalle istituzioni scolastiche e dagli enti culturali. È importante gettare i semi e continuare a crederci.
Ritornando all’audiolibro posso dire di averne ascoltato alcuni. C’è stato un audiolibro che ho accantonato dopo 20 pagine. Ed il titolo e le premesse erano molto buone.
Cosa mi coinvolge, mi colpisce e mi fa andare avanti nell’ascolto? La voce.
Per me la voce rappresenta il fulcro dell’audiolibro. La voce si sostituisce agli occhi del lettore.
Sono rimasto incantato dalla poesia ’Infinito” di Giacomo Leopardi recitata da Vittorio Gassman.
D’accordo è Vittorio Gassman, ma ascoltatela. Immaginatela in un contesto di un audiolibro. Il tono, il timbro la cadenza. Ecco cosa dovrebbe fare la voce.

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