Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy. Se vuoi saperne di più o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all’uso dei cookie.

Logo
Stampa questa pagina
23 Set
Vota questo articolo
(5 Voti)

Intervista all'autore - Noemi Elisabetta Sostegni -

Che cos’è per Lei scrivere, quali emozioni prova?
Scrivere per me significa veder prendere parola i miei pensieri, scrivo con gioia e leggerezza, tessendo la trama infinita di un dialogo tra me ed il mondo


 

Quanto della sua vita reale è presente in questo libro?
Questo libro dà voce ad un percorso spirituale che ha cambiato totalmente la mia vita, aprendo nuovi orizzonti e spostando limiti e barriere ha lasciato emergere una persona nuova, migliore.


 

Riassuma in poche parole cosa ha significato per Lei scrivere quest’opera.
Quando si vivono esperienze cosi intense e profonde come la mia non si può far finta di nulla e tornare alla vita precedente. È un punto di svolta ed ho cercato di mettere per iscritto tutto ciò che ha determinato il cambiamento ed acceso la luce della consapevolezza e della gioia di essere parte di questo meraviglioso Pianeta.


 

La scelta del titolo è stata semplice o ha combattuto con sé stessa per deciderlo tra varie alternative?
Semplicissima, mi è stata suggerita... da chi? È scritto nel libro...


 

In un’ipotetica isola deserta, quale libro vorrebbe con sé? O quale scrittore? Perché?
Sicuramente Il Faust di Goethe, uno dei libri che ha risvegliato in me il concetto di alchimia, di superamento delle barriere, del potere della mente, della voglia di conoscere ed imparare... da tutti.

Porterei anche la Leggenda di Mago Merlino, per quel clima appunto di leggenda e magia che ben si sposa all'attenzione per la natura ed il suo linguaggio... e poi Murakami meraviglioso esploratore delle ossessioni umane, Thomas Mann, Simonetta Agnello Hornby che ci consegna sempre uno sguardo nuovo oltre ai pregiudizi ed ai luoghi comuni, Il libro rosso di Jung ... sarebbe difficile scegliere!

 

Ebook o cartaceo?
Io non sono contraria all'ebook per una questione di praticità. Per chi ama leggere ed essere accompagnato dai testi che danno senso alla propria vita (io "impazzisco” per esempio se penso ad una frase letta e non riesco a ricollocarla immediatamente... devo poter avere il libro sottomano!) è una sensazione meravigliosa. Guardo i giovani: è commovente vederli sprofondati nella lettura anche se il loro sguardo è illuminato dalla luce un po' anonima del kindle.

Non posso però non dire che il libro cartaceo ha una preziosità intramontabile, il profumo della carta, il fruscio delle pagine, una copertina sgualcita o nuova di zecca raccontano storie di inaudita bellezza.

 

Quando e perché ha deciso di intraprendere la carriera di scrittrice?
Quando si è difronte ad un "Nuovo Inizio" è bello poter metter per iscritto tutto il percorso che ci si è lasciati alle spalle... un giorno ho semplicemente iniziato a scrivere...


 

Come nasce l’idea di questo libro? Ci racconterebbe un aneddoto legato alla scrittura di questo romanzo?
Come ho già detto il libro segna un passaggio fondamentale nel corso della mia vita. Potrebbe essere, forse, quello che un tempo si definiva romanzo di formazione ma la parola romanzo non si addice al mio testo. È storia vera, vissuta ed amata intensamente.

Un libro scritto in diversi capitoli. A quattro mani... sotto la regia Celeste! Protagonista allora inconsapevole della trama del mio libro ho vissuto intensamente ogni esperienza che ho poi "con consapevolezza” narrato.

 

Cosa si prova a vedere il proprio lavoro prendere corpo e diventare un libro?
È un po' come guardare negli occhi i propri figli, quando riconosci forse nella forma del loro naso e nel colore dei loro occhi te stessa e la commozione ti prende, come una buona cosa calda che scioglie i grumi del dolore


 

Chi è stata la prima persona che ha letto il suo libro?
Mia figlia, adolescente. Volevo leggere nel suo sguardo l'incanto, la sorpresa, la gioia che solo la Grazia può portare.


 

Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
Un aiuto, utilissimo. Il timbro di bella voce tocca le corde più sensibili dell'animo umano, libera l'immaginazione e dà sfogo alla commozione.

Acquista il Libro sul nostro ecommerce