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30 Giu
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Intervista all'autore - Elena, O., A., M., Pica -

Ci parli un po' di Lei, della Sua vita. Da dove viene? Come e quando ha deciso di diventare scrittrice?
Salve, il pensiero di comporre un testo di carattere letterario e di trasmetterlo per iscritto, mi accompagnava già da qualche tempo.
Mi dedico a testi tecnici e relazioni da diversi anni, essendo un architetto e ogni tanto avevo qualche idea per scrivere un'opera, ma non mi erano parse efficaci fino a quando non ho cominciato a elaborare la storia che vi sto trasmettendo.
 
Nell’arco della giornata qual è il momento che dedica alla scrittura?
Scrivo quando posso, ma il pensiero non mi abbandona mai. Ovunque mi trovi sono aperta a delle idee per andare avanti nei testi e allora prendo uno scarabocchio di appunto. Può capitarmi ovunque, mentre sto per addormentarmi, quando sono in macchina o cammino a piedi oppure mentre sono in fila alla Posta. Può arrivare una parola o una precisazione per quanto sto già tratteggiando o proprio un nuovo brano. Poi quando torno a casa mi metto al pc e scrivo.
 
Il suo autore contemporaneo preferito?
Da sempre amo leggere e mi interessano generi diversi, dalla letteratura classica o contemporanea, dalla scienza, fantascienza e fantasy ai gialli oltre a testi tecnici di architettura di arte e di fisica. Un autore che apprezzo molto è Murakami Haruki con la sua profondità e al tempo stesso delicatezza nella narrazione.
 
Perché è nata la sua opera?
In un freddo e nebbioso pomeriggio di pioggia, mentre ero a spasso con i miei cani, ho cominciato ad immaginarli mentre vagavano liberi nei boschi e poi ancora più in là nell'universo.
 
Quanto ha influito nella sua formazione letteraria il contesto sociale nel quale vive o ha vissuto?
Il contesto sociale è sempre presente nella formazione di un individuo. Questo è un concetto che ho ritrovato nello studio per diventare insegnante e lo vedo nei ragazzi che incontro a scuola.
Anche in un romanzo di svago e apparentemente di fantasia come Tartufi alla ventura, la formazione dell'autore, l'opinione che si ha di quanto ci circonda e il desiderio di un mondo diverso e migliore, partono sempre dal contesto reale.
 
Scrivere è una evasione dalla realtà o un modo per raccontare la realtà?
In questo romanzo è entrambe le cose. In realtà partendo da un contesto attuale, in cui narro di un luogo contestualizzato e di eventi verificatisi nel nostro tempo, vado in una direzione del tutto fantastica. Certo i personaggi che popolano il romanzo sono ovviamente del tutto fantasiosi.
 
Quanto di lei c’è in ciò che ha scritto?
Sicuramente c'è molto, come immagino che capiti per tutti gli autori.
 
C’è qualcuno che si è rivelato fondamentale per la stesura della sua opera?
Tutti gli amici Tartufi che ho incontrato nel corso della mia vita e che ricordo in coda al libro.
 
A chi ha fatto leggere per primo il romanzo?
Ai miei cari, il mio compagno e mio figlio, che mi hanno anche incoraggiato ad andare avanti.
 
Secondo lei il futuro della scrittura è l’ebook?
Sì, penso che più passa il tempo e più l'ebook coinvolgerà un pubblico maggiore di lettori.
 
Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
Anche l'audiolibro conquisterà porzioni sempre maggiori di pubblico, in quanto è fondamentale anche per le persone affette da disabilità.

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