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30 Giu
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Intervista all'autore - Luca Pinter -

Che cos’è per Lei scrivere, quali emozioni prova?
Le emozioni che provo sono per me paragonabili a quelle di un esploratore di nuove terre o di un archeologo che entra in rovine dimenticate nel mondo reale, quindi emozioni di esplorazione e scoperta, e anche di meraviglia.
Ho scoperto che scrivere riguardo a qualcosa mette in moto una specie di sistema operativo cognitivo parallelo al mio: come delle “vocine” o dei sussurri che mi danno degli input. Alcune volte mi metto a scrivere non per raccontare quello che già so, ma proprio come azione di esplorazione e ricerca dei significati, dei contenuti e dei collegamenti con altro. È il momento più bello nel quale la
mano va da sola e scrivo come se fossi un tramite. Ovviamente capita ogni anto che mi fermo perché non ho idea di come continuare. Ma, ho scoperto istintivamente un metodo per far lavorare la mia parte cognitiva inconscia quando la mia prospettiva razionale dorme. Se metabolizzo l’argomento di cui sto scrivendo in modalità esplorazione in modo che ogni pensiero prima di dormire è rivolto a come analizzare l’argomento, succede sistematicamente che il giorno dopo al mattino trovo in memoria conscia tutta una serie di
idee. Infine mi ha meravigliato scoprire che questo metodo di ricerca delle informazioni era il metodo più usato nell’antichità presso popoli come i fenici, gli egizi, i greci. Il teatro per esempio era nato per lo scopo di indagare e curare la psiche attraverso le informazioni ricordate dei sogni avuti.
 
Quanto della sua vita reale è presente in questo libro?
Molto direi. Le 7 forme di telempatia che possiedo e di cui ho preso consapevolezza si attivano, molte indipendentemente dalla mia volontà, molto frequentemente e le accetto come un canale di informazioni privilegiato con cui seguire il mio benessere, la mia prosperità e trascendenza
 
Riassuma in poche parole cosa ha significato per Lei scrivere quest’opera.
Significa aver dato voce all’esistenza incontrovertibile di esperienze e fenomeni che sono stati oggetto di studio, applicazione e tolleranza con intensità alterna sin dai fatti narrati della Bibbia e ancora prima nel “Poimandres” babilonese da cui la Bibbia ha attinto. Sono solo uno dei numerosi portavoce di quest’era che continuano l’opera di divulgazione per l’evoluzione dimensionale e spirituale dell’umanità o meglio per coloro che hanno fatto la scelta di servire il prossimo e non il proprio ego di conformità e distruzione. La guerra è contro-evolutiva, ma la pace è una vibrazione che chi è dedito al delitto non riesce a fare
sua. L’odio di cui si ammantano i distruttori è in realtà l’effetto di un amore profondamente malato, che si può guarire solo per scelta personale.
 
La scelta del titolo è stata semplice o ha combattuto con se stesso per deciderlo tra varie alternative?
È stata la fase più semplice perché il numero 7 e la parola telempatia, che qualcuno forse leggendo frettolosamente, salta all’occhio e quindi ho usato due inconsci collettivi di attrazione per stimolare a cogliere l’opportunità di leggere questo libro di storie e di esperienze di maestri e di me personalmente.
 
In un’ipotetica isola deserta, quale libro vorrebbe con sé? O quale scrittore? Perché?
Il libro che non ho ancora finito di leggere oppure quello dell’argomento che non ho mai letto. Nel primo caso Ingo Swann “Psychic Literacy” e nel secondo caso “the Deming Management Method” di W. E. Deming. I motivi sono che il primo è un dizionario con esercizi e consigli per sviluppare abilità spirituali, mentre il secondo è un trattato di economia con cui si può far ripartire e portare in auge qualsiasi civiltà anche se ha subito due attacchi nucleari.
 
Ebook o cartaceo?
All’occorrenza tutti e due. Non vedo l’opportunità di escludere l’uno o l’altro. Esaminiamo un attimo i pro e contro di libro e di ebook. Pro libro: si può toccare, ha un odore, se si bagna si può asciugare, se si sporca si può pulire, se si rompe in qualche parte funziona comunque come prima e si può mettere a posto con poca fatica e subito, non ha bisogno di energia extra (elettricità) per funzionare, se cade per terra non si rischia che si rompa oppure si vede esattamente come metterlo a posto; un libro non ha bisogno di aggiornamenti per funzionare. Gli ultimi 5 pro del libro sono 5 contro dell’ebook.
Ora tocca all’ebook farsi avanti con i suoi pro: posso fare ricerca delle parole, non pesa molto, può essere meno ingombrante del libro ma non sempre, costa di solito la metà del libro o meno, non occupa spazio fisico, può essere acquistato senza fatica fisica, servono meno risorse per produrlo, viene pubblicizzato di più del suo rivale. È importante lasciare la libertà di scelta.
 
Quando e perché ha deciso di intraprendere la carriera di scrittore?
Ho iniziato per puro piacere una ventina di anni fa quando ho scoperto che scrivere mi faceva pensare e ragionare con molta analisi. Fin da subito ho scritto pensando che chiunque dovesse essere in grado di capire quello che comprendevo. Ho scritto moltissimo e pubblicato pochissimo. Farei lo scrittore come lavoro fisso se riuscissi ad avere successo. Nel frattempo scrivo molto durante i fine settimana e nei periodi festivi che per me sono occasioni di immergermi nei miei pensieri. Parallelamente però leggo anche molto.
 
Come nasce l’idea di questo libro? Ci racconterebbe un aneddoto legato alla scrittura di questo romanzo?
Ad oggi 2022 ho letto (e studiato) 9 delle opere di Ingo Swann e molte le ho confrontate con le mie esperienze. In un suo libro (“Penetration: the quest for extra-terrestrial intelligence”) Ingo descrive le sensazioni che ha provato durante 3 incontri extra-terrestri, 1 del terzo e 2 del quarto tipo, sia sulla Terra che sulla Luna, durante un viaggio astrale di esplorazione psichica su commissione di un agente segreto del governo U.S.A.. Ingo spiega alcune
formati di tele-empatia per mezzo dei quali ci si può sintonizzare sia tra esseri umani che alieni. Confrontando le mie esperienze di eventi straordinari e di interazioni di ruotine mi sono reso conto che avevo acquisito alcuni di questi formati.
 
Cosa si prova a vedere il proprio lavoro prendere corpo e diventare un libro?
È una bella soddisfazione. Ho dedicato moltissime energie e sono molto contento di aver trovato professionisti editoriali preparati e disponibili e un editore lungimirante.
 
Chi è stata la prima persona che ha letto il suo libro?
Quest’opera non è un romanzo ma un saggio di esperienze personali contestualizzato da autorevoli riferimenti occidentali e orientali, alcuni pure dei premi Nobel, già a partire dal 1880 a Londra. Il testo lo ha letto per prima la mia attuale compagna di vita Maria Valeria Loddo. Lo spulcia ancora e ho visto che ha sottolineato molti passaggi.
 
Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
Considero l’audiolibro un modo interessante di trasferimento di informazioni perché non obbliga a osservare anche il testo e rende il lettore più consono allo sviluppo delle immagini mentali, come lo fa comunque anche un libro cartaceo o un ebook. L’audiolibro consente all’uditore di fare anche altro con le mani e di osservare qualcos’altro. Ciò è un modo per far capire e capire da soli che l’essere umano ha capacità di interazione più elevate di quanto normalmente pensa o è 
indotto a pensare.

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