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27 Mag
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Intervista agli autori - Silvia Teresi -

Che cos’è per Lei scrivere, quali emozioni prova?
Scrivere per me è una valvola di sfogo, un modo per evadere dal mondo che ci circonda. Mi perdo nei miei pensieri facilmente e ancora più velocemente butto giù bozze su bozze che poi prendono vita come in questo caso in un libro.
 
Quanto della sua vita reale è presente in questo libro?
Questo libro è totalmente basato sulla mia vita, si può definire un'autobiografia raccontata a favola in terza persona.
 
Riassuma in poche parole cosa ha significato per Lei scrivere quest’opera.
Scrivere questo libro ha sfogato tutta la negatività che portavo dentro da tempo. Mi ha riacceso la voglia di vivere e di avere soddisfazione.
 
La scelta del titolo è stata semplice o ha combattuto con se stessa per deciderlo tra varie alternative?
È stato molto semplice, anzi, devo dire che forse è nato prima il titolo del libro in sé.
 
In un’ipotetica isola deserta, quale libro vorrebbe con sé? O quale scrittore? Perché?
Mi porterei "undici minuti" di Paulo Coelho perché si avvicina alla mia storia privata.
 
Ebook o cartaceo?
Cartaceo a vita. L'odore del libro è una fragranza incommensurabile.
 
Quando e perché ha deciso di intraprendere la carriera di scrittrice?
Non c'è né un quando né un perché. Mi sono messa davanti al mio PC ed ho iniziato a scrivere pensieri sparsi che poi hanno preso forma.
 
Come nasce l’idea di questo libro? Ci racconterebbe un aneddoto legato alla scrittura di questo romanzo?
L'idea di questo libro, come già detto, nasce così, da pensieri a caso. L'aneddoto migliore che posso raccontare è la soddisfazione di fare scoprire al mondo la mia storia, la mia vita.
 
Cosa si prova a vedere il proprio lavoro prendere corpo e diventare un libro?
È una sensazione indescrivibile. Soddisfazione personale e gioia di trasmettere i miei pensieri.
 
Chi è stata la prima persona che ha letto il suo libro?
Colui che nel libro viene definito la mia Anima.
 
Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
Non ne sono molto d'accordo in quanto un libro tenuto in mano e sfogliare le pagine sono emozioni uniche.

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