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05 Mag
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Intervista all'autore - Lucio Valentini -

Parliamo un po’ di Lei, dove è nato e cresciuto?
Sono nato e cresciuto a Bolzano, in Alto Adige, ma ho trascorso 3 anni della mia infanzia, all’inizio degli anni ’70, a Ponte nelle Alpi, vicino a Belluno.
La mia famiglia si trasferì perché mio padre aveva accettato di avviare la produzione di pannelli truciolari in un nuovo stabilimento che era stato costruito a Longarone, nella spianata creata dal disastro del Vajont.
Ho poi frequentato il 4. anno del liceo a Detmold, nell'allora Repubblica Federale di Germania, e l'università a Milano.
 
Che libro consiglierebbe di leggere ad un adolescente?
Dovendo scegliere un libro in particolare, consiglierei "Il conte di Montecristo", di Alexandre Dumas. Mi era piaciuto molto il film e quando avevo 16 anni ne lessi la versione integrale di oltre 1200 pagine. All'inizio sembra impossibile arrivare fino in fondo, ma la maestria dell'autore è tale che le pagine si susseguono velocemente e ci si sente sempre più coinvolti nelle vicende narrate.
 
Cosa pensa della progressiva perdita del libro cartaceo a favore dell’ eBook?
Penso che il libro cartaceo abbia ancora un futuro e l'ebook sia complementare al libro cartaceo. Per esempio possono trovare nell'ebook un formato ideale per la pubblicazione sia racconti brevi che libri molto voluminosi. Molti di noi vivono in appartamenti con poco spazio per una libreria: ecco allora che l'ebook ovvia ad ogni problema di spazio.
 
La scrittura è un colpo di fulmine o un amore ponderato?
Ho sempre desiderato scrivere libri, ma finora non avevo trovato il tempo e la concentrazione per portare a termine un vero progetto. La casa editrice mi ha aiutato a realizzare questo progetto e mi auguro che la collaborazione possa continuare anche in futuro. Vorrei poter dire che questo è solo l’inizio, perché ho in mente ancora tanti progetti.
 
Cosa l’ha spinta a scrivere questo libro?
Quanto accaduto alla piccola Ariana mi ha colpito e mi ha fatto riflettere: per questo volevo condividere questa storia.
 
Quale messaggio vuole inviare al lettore?
Il messaggio è un invito ad amare gli animali, in particolare quelli domestici che dipendono esclusivamente da noi. Essi si fidano ciecamente di noi e noi dobbiamo ripagare questa fiducia con affetto e responsabilità.
 
La scrittura era un sogno nel cassetto già da piccolo o ne ha preso coscienza pian piano nel corso della sua vita?
Ho desiderato scrivere libri fin da piccolo. Fin da quando ho cominciato a leggere, ho sempre ammirato chi era in grado di scrivere storie capaci di appassionare ed insegnare tante cose.
 
C’è un episodio legato alla nascita o alla scrittura del libro che ricorda con piacere?
Un giorno mia madre, grande appassionata di lettura, mi ha imprestato un vecchio libro di Selezione del Reader’s Digest. Lì era compreso “L’anello di acque lucenti” di Gavin Maxwell, che racconta l’esperienza dell’autore con le lontre. Leggendolo ho capito che anche la storia di Ariana meritava di essere raccontata.
 
Ha mai pensato, durante la stesura del libro, di non portarlo a termine?
No, una volta iniziato ero determinato a portarlo a termine.
 
Il suo autore del passato preferito?
Ernest Hemingway, autore de "Il vecchio e il mare" e tanti altri romanzi di successo.
 
Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
È sicuramente molto utile per chi viaggia spesso in auto per lavoro o per chi desidera coricarsi sul divano, chiudere gli occhi ed ascoltare in silenzio un racconto. È un modo per immergersi in un libro senza fare alcuna fatica.

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