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07 Mar
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Intervista all'autore - Rossana Currarino -

Che cos’è per Lei scrivere, quali emozioni prova?
Per me scrivere è un modo di evadere dalla realtà, sarebbe ancora meglio scrivere con carta e penna, io adoro sentire l'odore dei libri nuovi.
Il mio interesse principale nello scrivere questo libro è stato quello di cercare di attirare nuovi giovani lettori in un mondo dove nulla interessa più i ragazzi e non sanno il male che si producono da soli stando spesso e volentieri su Facebook e Instagram
 
Quanto della sua vita reale è presente in questo libro?
Poco perché sono tutti argomenti che ho letto e che mi hanno incuriosito e così spero di incuriosire i giovani allievi della scuola. A me piace molto leggere soprattutto storie particolari, che riguardano anche l'occulto, storie e leggende, a volte metropolitane, altre volte vere.
 
Riassuma in poche parole cosa ha significato per Lei scrivere quest’opera.
È stato un piacere perché ho sempre pensato a cosa diranno i miei allievi se mai leggeranno questo libro. È un modo per stare vicino a loro, per non perderli di vista, Io ho lavorato tanto con i giovani e devo dire che anche loro mi hanno insegnato qualcosa
 
La scelta del titolo è stata semplice o ha combattuto con se stessa per deciderlo tra varie alternative?
No, si chiama “places and people” perché parla di luoghi e di persone in generale. Sono una persona semplice e semplice è il titolo del libro
 
In un’ipotetica isola deserta, quale libro vorrebbe con sé? O quale scrittore? Perché?
Un libro su Queen Elizabeth II, io adoro la famiglia reale e tutto quello che riguarda loro, non perdo mai l'occasione di leggere un libro nuovo o di guardare programmi che parlano di loro
 
Ebook o cartaceo?
Cartaceo naturalmente. I ragazzi col computer perdono la magia della scrittura
 
Quando e perché ha deciso di intraprendere la carriera di scrittrice?
Per fare qualcosa di diverso, perché mi piace scrivere in lingua inglese , per stare al passo con i tempi, per non dimenticare. Il cervello deve stare sempre in movimento
 
Come nasce l’idea di questo libro? Ci racconterebbe un aneddoto legato alla scrittura di questo romanzo?
Non ci sono aneddoti, È una cosa che volevo fare da tanto tempo ma lavorando non ne avevo mai il tempo. Ora che sono in pensione mi diletto nella scrittura. È una nuova esperienza, spero positiva
 
Cosa si prova a vedere il proprio lavoro prendere corpo e diventare un libro?
È una grande emozione. Tutto il tuo lavoro lo vedi lì, in un libro e non credi che possa essere vero è una cosa indescrivibile.
 
Chi è stata la prima persona che ha letto il suo libro?
Per ora lo avete avuto in mano solo voi, Difficilmente faccio leggere ciò che scrivo
 
Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
È una buona cosa per chi non può leggere

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