Parliamo un po’ di Lei, dove è nato e cresciuto?
Sono nato e cresciuto a Perugia.
Città storica circondata da tre cerchia di mura: etrusche, romane e medievali.
Il cuore della città sta nell'acropoli.
Perugia ha avuto un periodo importante nel Rinascimento italiano quando è stata metà di formazione artistica di importanti personaggi, tra cui Raffaelo Sanzio, Piero della Francesca, Luca Signorelli, Pietro Aretino, il Perugino e il Pinturicchio.
L'Università degli Studi è una delle più antiche d'Italia e del mondo, infatti risale al 1308.
Mi sono laureato in giurisprudenza e inscritto all' Albo degli Avvocati di Perugia e della Cassazione. Ho frequentato il Tribunale e la Corte d'Appello perugina, tutti i giorni e per molti anni, quando non dovevo recarmi fuori sede, in particolare a Roma presso il cosiddetto Palazzaccio.
Il mio hobby preferito è il gioco degli scacchi a cui mi sono dedicato sin da piccolo, partecipando a tornei cittadini, nazionali e internazionali.
Che libro consiglierebbe di leggere ad un adolescente?
Consiglierei "Il giovane Holden" di Salinger.
Trattasi di un romanzo di formazione che va dall'età adolescenziale a quella adulta, di comune interesse a tanti ragazzi.
Il personaggio gode di empatia verso i suoi coetanei, anche per il suo modo di relazionarsi in tono sprezzante e con la voglia di mandare in frantumi il mondo.
Rappresenta, tuttavia, un esempio da seguire poiché dopo le iniziali difficoltà, culminate con l'espulsione dal College, perviene a un completo riscatto e a una totale riabilitazione nella società.
Cosa pensa della progressiva perdita del libro cartaceo a favore dell’ eBook?
Perdita di un poco di poesia e di acquisto nella praticità.
La scrittura è un colpo di fulmine o un amore ponderato?
Il libro che tratto è un saggio e, quindi, non può essere che un amore ponderato.
Infatti, mi sono posto molte domande alle quali ho cercato delle risposte attraverso lo studio di diverse fonti, l'intuizione e lo scavare nel proprio subconscio.
Quando le ho avute, di getto ho buttato giù le idee, documentando le argomentazioni affrontate.
Cosa l’ha spinta a scrivere questo libro?
La voglia di condividere con la maggiore partecipazione di pubblico tutte le intuizioni che mi sono sembrate felici.
Quale messaggio vuole inviare al lettore?
La lettura del Saggio arricchisce le motivazioni della fede in modo molto più solido e più profondo di prima e offre un appiglio per superare le difficoltà della vita. L'appiglio si chiama speranza, con la quale l'uomo desidera e aspetta da Dio una vita felice, se sarà capace di far scattare una molla dentro di sé, sprigionando l'immensa energia che possiede.
La scrittura era un sogno nel cassetto già da piccolo o ne ha preso coscienza pian piano nel corso della sua vita?
Ne ho preso coscienza pian piano nel corso della mia vita.
C’è un episodio legato alla nascita o alla scrittura del libro che ricorda con piacere?
Ci sono tanti episodi che ricordo con tanto piacere, legati alle diverse idee che sono sorte affrontando i diversi aspetti del Saggio.
Ha mai pensato, durante la stesura del libro, di non portarlo a termine?
No.
Il suo autore del passato preferito?
Non ho un solo autore preferito, ma ne ho tanti per quanti sono le letterature che mi hanno interessato.
Nell'ambito della letteratura classica preferisco Dostoevskij, in quella teologica Nicola Cusano, in quella scientifica Hawking e in quella scacchistica Nimzowitsch.
Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
La pagina del cartaceo "profuma" e risulta più affascinante, senza negare che il futuro va verso l'audiolibro.
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