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27 Set
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Intervista all'autore - Doriana Popovich

1. Ci parli un po' di Lei, della Sua vita. Da dove viene? Come e quando ha deciso di diventare scrittore?
Sono nata nella splendida riviera del corallo poi una volta maggiorenne mi sono trasferita nella bella Friuli Venezia Giulia non lasciando cosi le mie colline e il mare sono la 4 di sei figli quindi una famiglia numerosa. Ho sempre desiderato scrivere in modo particolare le storie che mi inventava mio padre quando doveva spiegarmi qualcosa ricordo che in una occasione mi lamentai che mio fratello non lavorava sodo ma cercava di passare il tempo e lui mi racconto di un uomo che aveva due cavalli uno vecchi che sapeva la strada l'altro era uno stallone che non dava affidamento poi mi chiese a qualle cavallo chiede di portarlo a casa risposi al vecchio bene allora sai che sul tuo lavoro ci conto.
Nella mia vita ho ricevuto molte lezioni di sagezza da mio padre ma anche come lavorare e usare la leva. Mio padre era un gran uomo che non mostrava parzialità tutte le sere distribuiva il lavoro a tutti da mia madre al fratello più piccolo che stava attento alle galline si tutti avevano da fare con lui. Lo ricordo sempre con il sorriso sulle labra come un soghigno quando vedeva le persone fare fatiche inutili solo perche non sapevano come si usa un atrezzo. Mi ha insegnato a passare sopra i soprusi e poi dimenticarli e cosi che faceva con la moglie.
 
2. Nell’arco della giornata qual è il momento che dedica alla scrittura?
Questo libro lo ho scritto quasi tutto la sera quando non ci sono rumori e la mente può correre e i personaggi prendere forma , io preferisco scrivere di pomeriggio dopo che la casa è sistemata ma spesso i rumori esterni mi fanno perdere il filo comunque e piacevole scrivere a tutte le ore se hai in mente un personaggio o più personaggi.
 
3. Il suo autore contemporaneo preferito?
Io stessa anche se sono solo al secondo libro oggi gli autori tendono a scrivere di violenza in modo drammatico nei minimi particolari o di potenze o capacità sopraumane inoltre se si desidera un libro di amore ci sono sempre dei soterfugi occhiate maliziose. Il mio libro parla in modo superficiale anche di questi argomenti ma li rende puliti li puo ascoltare anche un ragazzo.
 
4. Perché è nata la sua opera?
Nel mio precedente libro ho ricevuto una osservzione una protagonista era ben illustrata l'altra solo in superfice così con questo libro ho aproffondito l'argomento e mettendo solo il protagonista a essere svelato poco alla volta.
 
5. Quanto ha influito nella sua formazione letteraria il contesto sociale nel quale vive o ha vissuto?
Io posso assicurare tutti che nella mia vecchiaia "Non ho mai vissuto meglio e non era neppure nei miei pensieri vivere bene come sto facendo" Quando ero ragazza non potevo dedicarmi molto alla lettura c'era sempre qualche lavoro da fare e anche se ho vinto la borsa di studio non ho potuto usufruirne perchè femmina. Poi con i mariti era peggio perchè avevo i figli ora che sono vedova e i figli si sono sistemati. Ho il tempo di fare quello che ho sempre sognato (scrivere).
 
6. Scrivere è una evasione dalla realtà o un modo per raccontare la realtà?
La realtà della vita stessa e brutta e quindi raccontare la realta diventa penoso si dovrebbe racontare di come per cambiare degli spiccioli ti derubano come se a casa tu non li avessi contati ma bisticciare per pochi euro non ne vale la pena e meglio lasciare i ladri da soli e saltare quella attività comerciale Preferisco evaderre dalla realta una persona che compra un romanzo lo deve chiudere più serena di quando lo ha aperta e farsi la domanda quando scriverà il resto? stimolare la curiosità non l'insonia o il tradimento.
 
7. Quanto di lei c’è in ciò che ha scritto?
Tra le mie righe c'è come io risponderei a tali situazioni quindi c'è molto di me. Per fortuna non è reale quindi chiunque potra sentirsi parte di se in un personaggio o in un altro.
 
8. C’è qualcuno che si è rivelato fondamentale per la stesura della sua opera?
Mi sono ispirata al mio libro precedente dandogli un inizio e una continuazione cercando di essere reale il piu possibile.
 
9. A chi ha fatto leggere per primo il romanzo?
Per primi i miei figli poi alle amiche e per ultime ma non perchè sono meno importanti ad alcune infermiere che mi assistono.
 
10. Secondo lei il futuro della scrittura è l’ebook?
La carta viene a essere un ogetto prezioso visto la continua diminuizione di foreste quindi credo che leggere un libro in formato eletronico sara la sola strada da prendere anche se io sono della vecchia scuola devo toccare il libro leggerlo avendolo in mano non riesco a seguire bene un romanzo se lo leggo in modo eletronico perdo spesso il segno. So che mi devo adeguare.
 
11. Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
Audiolibro è una ottima frontiera che rapisce il lettore e ne da la giusta enfasi.
 


 

 

 

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Lunedì, 27 Settembre 2021 | di @BookSprint Edizioni