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27 Mar
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Intervista all'autore - Antonio Puccio

1. Ci parli un po' di Lei, della Sua vita. Da dove viene? Come e quando ha deciso di diventare scrittore?
Ho 27 anni e vivo in un piccolo paesino della provincia di Vercelli, immerso nel verde della pianura padana ed al centro del triangolo del riso, sono nato a Torino ed ho vissuto la mia infanzia in una piccola comunità di campagna ai confini della provincia di Torino, possiamo dire che nella mia vita non sono mai mancate la natura e gli animali. Ho deciso di scrivere questo libro a marzo del 2020 precisamente durante il primo lockdown ho capito che era arrivato il momento di riordinare le idee e mettere nero su bianco la mia esperienza e la mia passione per i cani.
 
2. Nell’arco della giornata qual è il momento che dedica alla scrittura?
Sicuramente la sera è il momento più produttivo per scrivere, ma non ho un momento ben preciso per scrivere, appena arrivano le idee sotto con la scrittura.
 
3. Il suo autore contemporaneo preferito?
Ultimamente le mie letture spaziano dai saggi scientifici a libri di crescita personale, diciamo che non ho un autore preferito, preferisco letture su argomenti che catturano la mia attenzione.
 
4. Perché è nata la sua opera?
La mia opera nasce con l’intenzione di portare una consapevolezza diversa a tutte le persone che decidono di condividere la propria vita con un amico a 4 zampe.
 
5. Quanto ha influito nella sua formazione letteraria il contesto sociale nel quale vive o ha vissuto?
Direi che è stata proprio la mia vita a spingermi nel mondo letterario, svolgo questa professione da ormai 8 anni e durante questi anni le esperienze vissute mi hanno portato ad una crescita professionale che di conseguenza ha condizionato anche la mia formazione letteraria.
 
6. Scrivere è una evasione dalla realtà o un modo per raccontare la realtà?
Nel mio caso direi che è proprio un modo per raccontare la realtà da un punto di vista diverso, quello del cane!
 
7. Quanto di lei c’è in ciò che ha scritto?
Tantissimo, è come aver preso un pezzo della mia vita ed averlo messo nero su bianco.
 
8. C’è qualcuno che si è rivelato fondamentale per la stesura della sua opera?
Assolutamente, i miei cani! Senza di loro non sarei ciò che sono oggi è sicuramente non avrei mai scritto un libro.
 
9. A chi ha fatto leggere per primo il romanzo?
La mia compagna Marta è stata la prima a leggere i primi capitoli abbozzati.
 
10. Secondo lei il futuro della scrittura è l’ebook?
Secondo me l’ebook è una grandissima svolta che può avvicinare i più giovani alla lettura essendo uno strumento facilmente fruibile, a mio avviso però il profumo ed il fascino della carta stampata è ineguagliabile.
 
11. Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
Penso che sia una nuova prospettiva che ci può mostrare nuove sfaccettature nella lettura di un libro, grazie alle diverse tonalità di voce è di narrazione.
 
 
 
 
 

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