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06 Mar
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Intervista all'autore - Olga Brollo

1. Che cos’è per Lei scrivere, quali emozioni prova?
Ancora non ho sperimentato tutte le sensazioni che sento mentre scrivo, sono troppe, non saprei nemmeno come spiegarle, vivo di fantasia ed è proprio questa che vorrei far vivere nei miei libri e chi li legge, perché è quello che serve per rendere la vita meno oberata da quello che in realtà è.
Per ora seguo il mio detto preferito che è: I grandi sognatori non dormono mai.
 
2. Quanto della sua vita reale è presente in questo libro?
La natura, con tutte le sue bellezze e forze, ha sempre catturato i miei pensieri.
Sono una persona molto sensibile, ed è qui che prende forma il carattere condiscendente della protagonista.
Ho abitato in una casa in campagna molto tempo fa, ed è il mio ricordo di quel paesaggio ad essere passato sul mio libro, sperando di riuscire a descriverlo bene e farlo vedere con i miei occhi tramite il libro.
 
3. Riassuma in poche parole cosa ha significato per Lei scrivere quest’opera.
È la mia prima opera, la mia prima prova, la mia prima storia d'amore.
Ho cercato di mettere tra le righe tutto quello che potevo, spinta dalla mia famiglia a mettere sempre più, credo di non esserci riuscita non del tutto perlomeno, ma ho dato tutta me stessa.
 
4. La scelta del titolo è stata semplice o ha combattuto con se stesso per deciderlo tra varie alternative?
Una notte insonne con il mio genero, abbiamo scelto il nome, poi lui è andato al lavoro ed io subito dopo l'ho cambiato, ancora ci scherziamo su, tuttavia a me era apparso questo nome e siffatto doveva essere.
Dopo il suo titolo è nato il libro, Improbus ille, il suo significato è: Senza cuore, proprio come vorrei essere io in determinati momenti della mia vita.
 
5. In un’ipotetica isola deserta, quale libro vorrebbe con sé? O quale scrittore? Perché?
L'autrice è Karen Marie Moning in “Amori nel tempo”.
Mi piacciono tutti i suoi libri, nessuno escluso, perché ci trovo un pezzo di me stessa.
 
6. Ebook o cartaceo?
Cartaceo è ovvio, anche se gli ebook sono molto comodi solo durante la notte, preferisco sfogliare le vere pagine e sentirne l'odore, cercando il punto dove mi sono fermata per me è un antistress.
 
7. Quando e perché ha deciso di intraprendere la carriera di scrittore?
Mi è sempre piaciuto, sui diari da ragazza, avevo più di un diario in un anno e non erano datati.
Il problema era che non sapevo come cominciare, quando mi sono resa conto che non era poi così difficile, l'ho fatto e con tutta la mia sorpresa che effettivamente l'inizio è la parte più semplice del romanzo.
Una mattina esattamente il 03/07/2020, mi sono messa alla prova.
 
8. Come nasce l’idea di questo libro? Ci racconterebbe un aneddoto legato alla scrittura di questo romanzo?
Come ho scritto nelle prime pagine, il libro nasce dai proverbi che spesso ribadiva mia madre, sono: "Non è tutto oro quello che luccica." oppure "Prendere lucciole per lanterne."
Sì, sono davvero queste le due frasi che hanno dato origine al mio libro, la loro spiegazione nei dettagli e in quale modo hanno influenzato il mio libro è troppo lunga da poter raccontare in poche parole, lascio a chi mi ascolta la possibilità di immaginarne la motivazione.
 
9. Cosa si prova a vedere il proprio lavoro prendere corpo e diventare un libro?
Bellissimo, non credevo assolutamente che potesse accadere.
Ancora non ci credo del resto.
 
10. Chi è stata la prima persona che ha letto il suo libro?
Michela "Mia nuora", Alessandro "Mio genero", Davide, Valeria, Giada, tutti insieme davanti al computer alternandosi sui capitoli.
 
11. Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
Ottimo solo se è fatto con voci che non sembrino meccaniche.
 
 
 
 
 

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