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03 Mar
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Intervista all'autore - Elena Pacini

1. Che cos’è per Lei scrivere, quali emozioni prova?
La scrittura è un'emozione che prende forma. Come appunto dico ad un certo punto nel mio libro ''scrivere mi ha permesso di accettare le cose'', per me è stata una grandissima opportunità di metabolizzare alcuni eventi e reagire di conseguenza.
 
2. Quanto della sua vita reale è presente in questo libro?
In realtà sono presenti molte cose, anche se ho ''disegnato'' i personaggi con un vestito immaginario mettendoci la mia anima.
Spesso racconto un fatto accaduto ad un personaggio, ma in realtà è accaduto a me.
È come se avessi guardato parte della mia vita all'interno di un proiettore in maniera distaccata. Questa visione mi ha permesso di analizzare il fatto e metabolizzarlo ma soprattutto affrontarlo con raziocinio senza soffocare i sentimenti.
 
3. Riassuma in poche parole cosa ha significato per Lei scrivere quest’opera.
''La vita secondo Elenuar'' è un viaggio che ho fatto dentro i miei ''dolori'' e ''piaceri'' dei miei ultimi vent'anni.
Poi ci ho cucito una storia attorno. Amo la letteratura italiana ed europea, la lettura ed il teatro sono mie grandissime passioni.
 
4. La scelta del titolo è stata semplice o ha combattuto con se stesso per deciderlo tra varie alternative?
È nato prima il titolo poi il libro.
 
5. In un’ipotetica isola deserta, quale libro vorrebbe con sé? O quale scrittore? Perché?
“Uno nessuno centomila”.
“Cosi è se vi pare”.
Luigi Pirandello senza dubbio alcuno.
È il mio scrittore preferito.
 
6. Ebook o cartaceo?
Adoro il ''libro cartaceo'', ho sempre posto per un libro in casa, mi rendo tuttavia conto che ebook è una grandissima invenzione ed ormai siamo nell'era del digitale etc. etc. etc. ... Il ''libro'' è categoricamente sempre il ''libro''.
 
7. Quando e perché ha deciso di intraprendere la carriera di scrittore?
In realtà non sono una scrittrice, adoro scrivere.
Ho scritto tre anni fa una sceneggiatura per uno spettacolo teatrale per bambini.
Insieme ad altre ''mamme'' scegliemmo il testo di Tommaso Valsecchi ''Un panda nello spazio'' e da lì creai, con l'aiuto di altri amici, questo spettacolo teatrale per i bambini della scuola d'infanzia di mio figlio. Successivamente iniziai a lavorare sul testo ''Lacrime di fragole'' di Nicola Savino ma il lock down non mi ha permesso di portare a termine l'opera. Adesso sto lavorando ad un corto metraggio dove io appunto sto scrivendo la sceneggiatura…
 
8. Come nasce l’idea di questo libro? Ci racconterebbe un aneddoto legato alla scrittura di questo romanzo?
Mi fu chiesto da un caro amico che aveva già pubblicato un libro di poesie e che stava appunto lavorando al secondo, di passargli qualche ''pezzo'' dei miei.
Ricordo che ero ben predisposta in quanto stavo lavorando a ''Un panda nello spazio ''.
Mi fu proposto di mantenere l'anonimato e non presi bene l'etichetta di ''ghost writer ''.
Decisi di scrivere un libro, il MIO.
 
9. Cosa si prova a vedere il proprio lavoro prendere corpo e diventare un libro?
Credo sia stata una delle emozioni più belle.
Anima che prende corpo e si colora di te.
 
10. Chi è stata la prima persona che ha letto il suo libro?
Mia madre.
 
11. Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
Assolutamente una trovata geniale.
Ho tante amiche che si trovano bene ed ottimizzano il tempo meravigliosamente.
Io sono una di quelle che il libro lo legge.
 
 
 
 

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Mercoledì, 03 Marzo 2021 | di @BookSprint Edizioni