Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy. Se vuoi saperne di più o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all’uso dei cookie.

Logo
Stampa questa pagina
06 Feb
Vota questo articolo
(0 Voti)

Intervista all'autore - Duccio Curione

1. Ci parli un po' di Lei, della Sua vita. Da dove viene? Come e quando ha deciso di diventare scrittore?
Mi chiamo Duccio Curione, sono nato a Bari 46 anni fa, da un anno vivo a Roma dove insegno Educazione Fisica.
Occupo alcuni pomeriggi facendo il preparatore atletico nel mondo del calcio grazie al quale, in Puglia, sono diventato un volto familiare per le mie partecipazioni a note trasmissioni Sportive.
A Bari, inoltre, gestivo una palestra aperta vent'anni fa con passione, sacrificio e dedizione che oggi ho lasciato alla conduzione dei miei fratelli.
Una vita, insomma, dedicata allo sport nel quale e grazie al quale ho forgiato il mio carattere e preso scelte importanti, una vita quindi nella quale diventare scrittore davvero non era contemplato.... salvo l'avvento di una sciagura straordinaria ....
 
2. Nell’arco della giornata qual è il momento che dedica alla scrittura?
Ho scritto il libro nelle ore notturne.
 
3. Il suo autore contemporaneo preferito?
Giampaolo Pansa mi ha conquistato grazie al "Sangue dei Vinti".
 
4. Perché è nata la sua opera?
Ho deciso di scrivere questo Romanzo subito dopo la nascita di mio figlio perché sentivo la necessità e l'esigenza di trovare un canale per esprimere sentimenti ed emozioni.
 
5. Quanto ha influito nella sua formazione letteraria il contesto sociale nel quale vive o ha vissuto?
Nella creazione di questo libro veramente poco o forse nulla è dovuto alla mia formazione letteraria, invece alcune mie frequentazioni dell'epoca sono state la vera musa ispiratrice e mi convinsero a lasciare una traccia scritta di alcuni eventi della mia vita e di farlo in modo ironico, leggero ma assolutamente veritiero.
 
6. Scrivere è una evasione dalla realtà o un modo per raccontare la realtà?
Nel mio caso, come detto, sicuramente un modo per raccontare la realtà.
 
7. Quanto di lei c’è in ciò che ha scritto?
Tutto.
 
8. C’è qualcuno che si è rivelato fondamentale per la stesura della sua opera?
La nascita di mio figlio Marco.
 
9. A chi ha fatto leggere per primo il romanzo?
Ad una delle mie muse ispiratrici, una cara persona che ben conosceva quanto narrato nel libro. La sua conoscenza dei fatti e la sua competenza furono per me un importante confronto per decidere se farlo pubblicare.
 
10. Secondo lei il futuro della scrittura è l’ebook?
L'ebook è uno strumento pratico che offre molti vantaggi. Non credo debba sostituirsi al caro tradizionale libro, ma sicuramente consente la praticità di poter avere a portata di mano una vera e propria libreria "in tasca".
 
11. Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
L'audiolibro rappresenta un modo innovativo di approcciare alla "lettura" un modo per ottimizzare il tempo o per ovviare a difficoltà visive che spesso scoraggiano anche solo l'apertura di un testo.
 


 

 

 

 

Acquista il Libro sul nostro ecommerce

 

 

Sabato, 06 Febbraio 2021 | di @BookSprint Edizioni