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22 Gen
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Intervista all'autore - Dragomir M. Scabbia

1. Che cos’è per Lei scrivere, quali emozioni prova?
Scrivere è il modo migliore per potere esprimere in tutta libertà le proprie emozioni, i propri pensieri, pareri, opinioni. Ti dà il tempo di riflettere e ti spinge anche a ricercare, studiare e a sua volta leggere chi di te ne sa di più. Chi non è un buon oratore a volte trova lo sfogo nella scrittura per riversare miriadi di pensieri che diversamente non avrebbe forse il coraggio di dire, o semplicemente non ne sarebbe capace.
 
2. Quanto della sua vita reale è presente in questo libro?
Nel mio libro che si svolge in due epoche diverse direi che tra realtà e fantasia in breve c'è quasi tutta.
 
3. Riassuma in poche parole cosa ha significato per Lei scrivere quest’opera.
Io non sono uno scrittore, il mio è stato un atto d'amore verso una donna che volevo rimanesse scolpito nel tempo.
 
4. La scelta del titolo è stata semplice o ha combattuto con se stesso per deciderlo tra varie alternative?
È stato fulminante e senza ombra di dubbio, nessuna alternativa non poteva che essere quel titolo.
 
5. In un’ipotetica isola deserta, quale libro vorrebbe con sé? O quale scrittore? Perché?
Principalmente 2, Stephen King, perchè sono un amante dell'Horror e sicuramente Oriana Fallaci con cui condivido ogni pensiero e pure il giorno di compleanno. Il 29 giugno il mio, il suo e del califfato dell'ISIS strano destino che ci congiunge nell'eterna lotta tra il bene e il male e che riporto anche nel libro.
 
6. Ebook o cartaceo?
Assolutamente cartaceo,anche se riconosco che purtroppo il futuro sarà l'ebook.
 
7. Quando e perché ha deciso di intraprendere la carriera di scrittore?
Come ho detto non ho nessuna pretesa ne competenza per diventare uno scrittore,mi hanno spinto e incoraggiato a pubblicare, amici e contatti che mi hanno letto su Facebook. Quindi nessuna ambizione, continuerò a scrivere ugualmente finchè avrò fantasie o realtà da raccontare piacciano o non piacciano.
 
8. Come nasce l’idea di questo libro? Ci racconterebbe un aneddoto legato alla scrittura di questo romanzo?
Come ho detto è un atto d'amore, un amore così grande che ho provato alla soglia dei 50anni e che mai avrei creduto che potesse accadere e stravolgermi una vita che davo già per finita. Credo sia pieno di aneddoti. Non saprei nemmeno quale scegliere, meglio leggere nel libro.
 
9. Cosa si prova a vedere il proprio lavoro prendere corpo e diventare un libro?
Beh devo dire che è stata un emozione forte, vedere poi la copertina realizzata come te lo sei sempre immaginato. Diciamo che anche non avendo nessuna pretesa, mentre lo scrivevo il sogno di pubblicarlo era costante e sempre più invadente.
 
10. Chi è stata la prima persona che ha letto il suo libro?
In realtà ho realizzato il libro scrivendo capitoli per volta in post che pubblicavo su Facebook, quindi i miei "fans" o meglio i miei contatti che poi appunto mi hanno spinto a trasformarlo in cartaceo. Come libro nel vero senso della parola mio figlio Diego.
 
11. Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
Penso da una parte sia triste abbandonare la tradizione della carta,ma d'altra parte per chi comincia ad avere problemi di vista ad una certa età come me può essere una soluzione anche piacevole se fatta bene.
 
 
 
 

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Venerdì, 22 Gennaio 2021 | di @BookSprint Edizioni