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26 Ott
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Intervista all'autore - Gianpiero Uricchio

1. Ci parli un po' di Lei, della Sua vita. Da dove viene? Come e quando ha deciso di diventare scrittore?
Durante la mia vita ho viaggiato tanto e ho incontrato tantissime persone, con molte delle quali sono ancora in contatto. Sono napoletano, nella vita mi occupo di altro, ma ho sempre avuto una grande passione per la lettura. Ho iniziato a scrivere durante uno dei miei viaggi, lo facevo più per svago e per divertimento, non facevo leggere a nessuno quello che scrivevo. Solo successivamente mi convinsi e feci leggere un racconto che avevo scritto, e da lì è partito tutto.
2. Nell’arco della giornata qual è il momento che dedica alla scrittura?
Non ho un momento preciso nel quale scrivo. A volte scrivo di notte, altre volte durante la giornata. ho sempre con me un blocchetto e quando mi viene l'ispirazione scrivo qualche riga.
 
3. Il suo autore contemporaneo preferito?
Ne potrei elencare tantissimi. Sicuramente uno dei miei preferiti è Mirakami, ma anche Philip Roth (purtroppo deceduto qualche anno fa).
 
4. Perché è nata la sua opera?
Per provare a spronare la mia, ma anche le nuove generazioni.
 
5. Quanto ha influito nella sua formazione letteraria il contesto sociale nel quale vive o ha vissuto?
Moltissimo, ma ciò che ha influito di più sono stati gli incontri che ho avuto durante la mia vita. Da qui anche il titolo del racconto.
 
6. Scrivere è una evasione dalla realtà o un modo per raccontare la realtà?
Tutti e due. Alcuni autori raccontano le loro esperienze, altri invece immaginano un mondo diverso, è molto soggettivo e dipende dall'autore che vuole raccontare.
 
7. Quanto di lei c’è in ciò che ha scritto?
C'è molto dei miei viaggi, ma non solo.
 
8. C’è qualcuno che si è rivelato fondamentale per la stesura della sua opera?
Ho pensato semplicemente ai miei possibili lettori.
 
9. A chi ha fatto leggere per primo il romanzo?
La prima persona è stata un caro amico, colui che mi suggerì il libro che mi ha cambiato la vita.
 
10. Secondo lei il futuro della scrittura è l’ebook?
Purtroppo credo di sì, anche se io preferisco sempre il cartaceo. È tutta un'altra cosa leggere su carta stampata, l'odore della carta, è completamente diverso.
 
11. Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
Non sono un grande sostenitore degli audiolibri.
 
 
 
 
 

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