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22 Ago
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Intervista all'autore - Aurora Reina

1. Parliamo un po’ di Lei, dove è nata e cresciuta?
Vivo in un paesino nella provincia di Salerno. Non è particolarmente conosciuto, e forse neanche particolarmente caratteristico, ma è un cassetto in cui conservo la maggior parte dei miei ricordi e tramonti più belli.
 
2. Che libro consiglierebbe di leggere ad un adolescente?
Probabilmente consiglierei di leggere "Chi sta male non lo dice" di Antonio Dikele Distefano. Lo lessi un po' di anni fa non appena uscì, oltre che per il contenuto del libro lo consiglierei per l'autore stesso e per il suo modo di esprimersi: è come se condividesse i tuoi stessi problemi e pensieri, come se lui li conoscesse già da tempo e li stesse affrontando insieme a te.
 
3. Cosa pensa della progressiva perdita del libro cartaceo a favore dell’ eBook?
Non sono d'accordo. Per quanto l'eBook rappresenti una vera e propria comodità, credo che lo scorrere delle pagine con un dito sullo schermo non possa essere paragonabile alla magia di sfogliarlo e stringerlo tra le proprie mani mentre fuoriesce l'odore di "nuovo".
 
4. La scrittura è un colpo di fulmine o un amore ponderato?
Mi è sempre piaciuto scrivere, ma allo stesso tempo credo ci sia stato anche un colpo di fulmine che mi abbia spinta a crederci realmente prima di quel momento.
 
5. Cosa l’ha spinta a scrivere questo libro?
Gli adulti spesso dimenticano di esser stati adolescenti, di aver amato tanto e di aver vissuto: questo libro è stato scritto dal mio cuore, dalle emozioni che ho provato e che ho vissuto nuovamente riportandole nero su bianco. Non è scrittura di necessità ma desiderio di trasmettere qualcosa.
 
6. Quale messaggio vuole inviare al lettore?
Amare. Amare tanto e con tutto il cuore, il corpo e la mente. Abbiamo davvero qualcosa da perdere? Dovremmo smettere di dare importanza alla superficialità che ci circonda e vivere. Come ho già detto nel libro: vorrei solo far capire quanto possa far bene la presenza di una sola -vera- persona nella vita di chiunque.
 
7. La scrittura era un sogno nel cassetto già da piccola o ne ha preso coscienza pian piano nel corso della sua vita?
Mi è sempre piaciuto scrivere, ma me ne sono resa conto solo qualche anno fa. La prima volta che partecipai ad un concorso di poesia fu in terza o quarta elementare: presentai una poesia che avevo scritto qualche pomeriggio prima a casa di mia nonna, mentre correvo da una stanza all'altra ogni 3 minuti per chiederle se determinate parole facessero rima tra loro. Feci il quarto posto e ci rimasi un po' male, ma mi restò dentro l'emozione di quel momento, era troppo forte per ridurla ad una classifica.
 
8. C’è un episodio legato alla nascita o alla scrittura del libro che ricorda con piacere?
Non penso ci sia un vero e proprio episodio legato alla nascita di questo libro, o comunque non sarebbe uno solo, differentemente dalla persona che mi ha dato modo di scriverlo. Sono tanti dettagli, tramonti, onde, sorrisi e sguardi che difficilmente vanno via.
 
9. Ha mai pensato, durante la stesura del libro, di non portarlo a termine?
E' un pensiero che mi ha tormentata per molto tempo, a volte pensavo di non essere all'altezza, altre pensavo semplicemente che non sarebbe interessato a nessuno quello che io avevo da raccontare: poi però mi chiedevo sempre per quale motivo non avrei dovuto, e non c'era mai una vera risposta.
 
10. Il suo autore del passato preferito?
Il mio autore del passato preferito è Charles Baudelaire, il poeta maledetto per eccellenza. Non credo che la sua scrittura possa essere paragonata a qualunque altra, la sua dannazione perenne ed il suo porsi alla vita. Non ha mai accettato i limiti ed ha dimostrato che per quanto lui potesse essere difficile o anche "sbagliato" agli occhi degli altri, non era presente in nessuno la voglia di capirlo ma solo di criticarlo: come l'albatro che viene deriso per le sue ali giganti, dimenticandosi lo spettacolo che può diventare in volo, appunto.
 
11. Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
È sicuramente una risorsa utile e che potrebbe diventare molto popolare poiché rappresenta un modo nuovo ed interessante di fruire i libri.
 
 

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Sabato, 22 Agosto 2020 | di @BookSprint Edizioni