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08 Ago
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Intervista all'autore - Francesco Scaramuzzino

1. Che cos’è per Lei scrivere, quali emozioni prova?
Per me scrivere è come dipingere un quadro con le parole.
 
2. Quanto della sua vita reale è presente in questo libro?
Gran parte delle poesie contenute nel libro sono emozioni mie dirette. Davanti ad una bella donna, un bel panorama si resta sempre ammaliati.
 
3. Riassuma in poche parole cosa ha significato per Lei scrivere quest’opera.
Scrivere quest'opera era un obiettivo fissato da tempo, un omaggio per chi ci indirizza verso il viaggio della vita: mio padre.
 
4. La scelta del titolo è stata semplice o ha combattuto con se stesso per deciderlo tra varie alternative?
La scelta del titolo è stata semplice, essendo di Napoli ho scelto la parola ''scugnizzo'', un modo dialettale di chiamare i bambini che amano stare per strada, girando tra i vicoli e le piazze.
 
5. In un’ipotetica isola deserta, quale libro vorrebbe con sé? O quale scrittore? Perché?
L'ombra del vento di Carlos Ruiz Zafon, per il suo modo particolare nel descrivere luoghi e personaggi.
 
6. Ebook o cartaceo?
Cartaceo.
 
7. Quando e perché ha deciso di intraprendere la carriera di scrittore?
Dopo aver scritto la poesia su mio padre ho iniziato ad appassionarmi alla scrittura. Da quel giorno ho iniziato a scrivere le sensazioni.
 
8. Come nasce l’idea di questo libro? Ci racconterebbe un aneddoto legato alla scrittura di questo romanzo?
Alcuni amici, dopo aver letto i miei versi, mi hanno detto di provarci.
 
9. Cosa si prova a vedere il proprio lavoro prendere corpo e diventare un libro?
Un'emozione particolare e piacevole.
 
10. Chi è stata la prima persona che ha letto il suo libro?
Una cara amica di Milano, la copia nr 01.
 
11. Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
L'audiolibro è utile per chi ama anche la sonorità dei versi scritti.
 
 
 
 

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