Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy. Se vuoi saperne di più o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all’uso dei cookie.

Logo
Stampa questa pagina
20 Apr
Vota questo articolo
(0 Voti)

Intervista all'autore - Eleonora Abbruzzese

1. Che cos’è per Lei scrivere, quali emozioni prova?
Scrivere per me si potrebbe paragonare al trovarsi da sola davanti ad una cascata d'acqua limpida e intensa e decidere di ascoltarla, fino a farmi scorrere l’acqua addosso e a berla per tradurla in parole.
Scrivere per me è innanzitutto un rapporto... un rapporto all'Altro, inteso secondo Lacan, come luogo d'origine del Significante, ossia come un rapporto tra me e ciò che dà un Senso ad ogni cosa.
 
2. Quanto della sua vita reale è presente in questo libro?
Tutto... questo libro parte da una esperienza personale che mi ha portato ad una capacità di Amare completamente nuova, Vera, e a giudicare tutto con occhi nuovi più profondi, più veri.
In parte posso dire che il mio sguardo è molto più libero, capisco di più, ma soffro anche di più in parte del dovermi arrendere a continui compromessi per sopravvivere poiché purtroppo solo Caligola vuole la Luna, il resto del mondo si accontenta di ciò che ha già, e non cerca altro se non ciò che rientra nei propri schemi: si ha troppa paura di Amare così: si preferisce la sterilità del bastarsi da soli.
Nella mia vita reale questo libro è presente nel modo che ho di guardare, Amare e Giudicare le cose, e soprattutto è la mia speranza di riconoscere il Vero.
 
3. Riassuma in poche parole cosa ha significato per Lei scrivere quest’opera.
Descrivere la Luna di Caligola per me ha significato Trovare chi sono, trovare chi Amo, per cosa vale la pena vivere realmente: la Verità.
 
4. La scelta del titolo è stata semplice o ha combattuto con se stesso per deciderlo tra varie alternative?
Sì non è facile, premesso che lessi Caligola una prima volta senza capirlo, non lo amai, ma rileggendolo, dopo questa mia esperienza personale, lo Amai profondamente, e spiegandolo attraverso questo testo, cerco di «dare corpo» a qualcosa che lui vuole ma che nessuno capisce: la sua Luna appunto.
«Voglio la Luna» è il Grido che non può morire, continua per tutti, per ognuno di noi e va oltre la morte, è un grido di natura immortale.
 
5. In un’ipotetica isola deserta, quale libro vorrebbe con sé? O quale scrittore? Perché?
Mi è difficile sceglierne uno solo, approfitterei dell’isola deserta per leggerne più di uno, sicuramente Albert Camus, Lacan, Dante. Tutti e 3 li sceglierei per la capacità che hanno di rivelare la Verità, Camus per saperla rivelare dietro l’assurdo, Lacan per saperla rivelare nell'inconscio e nel linguaggio, Dante per averla saputa rivelare mano a mano, attraverso l'Amore per la Sua Béatrice.
Se sul piano spirituale mi porterei assolutamente sia la Bibbia che il Corano.
 
6. Ebook o cartaceo?
Aspiro sempre alla praticità dell’ebook ma il cartaceo ha sempre il fascino di poter essere sfogliato dandoti voglia di leggerlo.
Ma se sono ben munita tecnologicamente (ovvero: il sito ha il libro che cerco in ebook, non devo fare 50 passaggi tra il computer e l’ebook per scaricarlo e ho la ricarica con me e il wifi funziona) l’ebook è molto più pratico.
 
7. Quando e perché ha deciso di intraprendere la carriera di scrittore?
Per ora più che altro propongo il mio libro come qualcosa che vale la pena conoscere, poi se da questa pubblicazione ne nascesse una carriera ne sarei felice.
 
8. Come nasce l’idea di questo libro? Ci racconterebbe un aneddoto legato alla scrittura di questo romanzo?
Riporto un dialogo: 12/13 luglio 2013:
Lui: «Non ci posso credere! Sono in questa città splendida, luminosa, patria di scrittori e i poeti, e ci sei tu che mi guardi con questi occhi magnifici, ma Tutto evolve, tutto avanza, tutto cambia sempre.»
Lei: « Anche se tutto cambia: qualcosa resta, come un filo rosso che dà un senso ad ogni cosa, guarda ad esempio quello che provi ora davanti a questa città, quei poeti, quegli scrittori, sono tutti morti eppure sono ancora vivi, ora in questo momento, e sai dove? In te!! È attraverso i tuoi occhi che quei poeti sono in questo momento ancora vivi!»
Lui: «Non ci posso credere sei incredibile, Sei Unica!»
Lei: «Ho a cuore che tu non perda ciò che hai, ciò che provi, per questo ti dico tutto questo, quello che senti non deve morire dietro il pensare che niente resta, l 'Evoluzione non è tale se non c'è una sorta di filo rosso che rilega e dà un senso ad ogni cosa.»
Lui: «Ma questa sei tu, ma io non posso intromettermi così, io non sono nessuno.»
Lei: «Sta a te scegliere chi essere.»
Lui: «Ho perso chi amavo all'improvviso quando avevo 8 anni, per molti anni non mi ha più riconosciuto, ma sono grato a Dio, che sia ancora in vita.»
Lei: si commuove.
Lui: «Perché piangi? Non voglio far pena a nessuno.»
Lei: «Non è questo, è che mi dispiace che tu sia dovuto passare attraverso un tale dolore.»
Lui: «Ma no, è grazie a questo che sono diventato ciò che sono ora, e tu? Chissà quanto hai sofferto tu per essere te eppure guardati adesso che splendore che sei!»
Lei: commossa sorride e capisce che sarebbe stata felice semplicemente di vederlo felice tutto il resto della vita, indipendentemente da sé stessa.
Lui: la guarda «Vorrei che il tempo non finisse mai.»
Lei: «Non vorrei che perdessimo questo dialogo.
Lui: «Non si fermerà» le stringe la mano, «Posso solo abbracciarti?»
Lei: «Sì.»
Lui: «Non capisci da domani: né io né tu saremo più gli stessi, tutto cambia!»
Lei: pensa: che esagerazione «Vai ora che è l’alba.»
Lui: «Ciao» Sorridendo, grato.
Lei: si è addormentata sorridendo e non è mai più stata la stessa di prima: aveva ragione.
Lei sono io.
 
9. Cosa si prova a vedere il proprio lavoro prendere corpo e diventare un libro?
Si prova una sorta di liberazione, e al tempo stesso di commozione per aver dato alla luce qualcosa che prima non esisteva.
 
10. Chi è stata la prima persona che ha letto il suo libro?
Un mio amico, che rimase profondamente cambiato.
 
11. Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
Sono assolutamente favorevole, specie che nella vita quotidiana è una vera impresa trovare del tempo per stare fermi e tranquilli a leggere, soprattutto quando si è soli e si deve pensare a tutte le incombenze del quotidiano, senza parlare del lavoro: l’audio libro è una vera svolta per poter leggere.
L'unica cosa che mi dispiace è che per installare l’applicazione mi è stato chiesto un forfait mensile, mentre io preferirei acquistare gli audio libri singolarmente volta per volta. Magari sapete dirmi qualcosa di più.
 
 
 

Acquista il Libro sul nostro ecommerce