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13 Feb
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Intervista all'autore - Alessio Pio Mimmo

1. Ci parli un po' di Lei, della Sua vita. Da dove viene? Come e quando ha deciso di diventare scrittore?
Salve, mi chiamo Alessio Pio Mimmo e sono nato a San Giovanni Rotondo (FG). Mi sono laureato in Astronomia & Astrofisica alla Sapienza, Università degli studi di Roma. Ho deciso di diventare uno scrittore nel momento esatto in cui ho avuto qualcosa da poter raccontare. Il contatto indiretto con l'universo, con le stelle, ecc. mi ha fatto capire che c'è qualcosa di noi in quell'ambiente, in quel mistero, e che abbiamo il dovere di entrarci in contatto per poter dire la nostra.
 
2. Nell’arco della giornata qual è il momento che dedica alla scrittura?
Nell'arco della giornata, il momento della scrittura dipende molto da come mi sento. Non c'è un'ora particolare. Viene soltanto l'ora giusta per poter scrivere.
 
3. Il suo autore contemporaneo preferito?
Günter Grass.
 
4. Perché è nata la sua opera?
La mia opera è nata da una esperienza che ho fatto presso un istituto di un ordine religioso, gli Oblati di Maria Vergine.
 
5. Quanto ha influito nella sua formazione letteraria il contesto sociale nel quale vive o ha vissuto?
Moltissimo. Alla fine si scrive anche perché si è immersi appieno nella realtà in cui si vive e a volte, per riuscire a mantenere un contatto con essa, si sente forte il bisogno di scrivere.
 
6. Scrivere è una evasione dalla realtà o un modo per raccontare la realtà?
Io penso che scrivere sia un modo per raccontare la realtà, per vederla sotto vari aspetti, senza cadere nell'illusione di poterla catturare in un unico sguardo.
 
7. Quanto di lei c’è in ciò che ha scritto?
Abbastanza. La mia esperienza in seminario mi ha permesso di raccogliere del materiale per poter scrivere il romanzo.
 
8. C’è qualcuno che si è rivelato fondamentale per la stesura della sua opera?
Penso che la fede in Gesù sia stata fondamentale.
 
9. A chi ha fatto leggere per primo il romanzo?
Ad un sacerdote.
 
10. Secondo lei il futuro della scrittura è l’ebook?
Secondo me no. Il libro cartaceo penso che rimarrà ancora risorsa utile per migliaia di lettori.
 
11. Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
Sinceramente penso che sia una buona cosa. Per il resto non saprei sinceramente cosa dire poiché non mi è mai capitato di ascoltarne uno.
 
 
 
 
 

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Giovedì, 13 Febbraio 2020 | di @BookSprint Edizioni