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16 Gen
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Intervista all'autore - Rachele Baccetti

1. Ci parli un po' di Lei, della Sua vita. Da dove viene? Come e quando ha deciso di diventare scrittore?
Sono nata e vivo a Grosseto, sinceramente la scrittura ha sempre costituito una valvola di sfogo fin dall'infanzia, in quanto mi ha sempre permesso un’infinita libertà di espressione che è poi quello che in ogni cosa cerco.
 
2. Nell’arco della giornata qual è il momento che dedica alla scrittura?
Quando lo stress è alto e il ritmo frenetico, è quello per me il momento di fermarsi e scrivere; qualcosa che mi diverte, che mi stimola, che mi fa divagare piacevolmente tra i pensieri in sospeso, così ché la loro forma diventi più consistenza e definita.
 
3. Il suo autore contemporaneo preferito?
Valerio Massimo Manfredi
 
4. Perché è nata la sua opera?
Per la necessità di creare sempre un mondo diverso, a forma e immagine dei miei pensieri.
 
5. Quanto ha influito nella sua formazione letteraria il contesto sociale nel quale vive o ha vissuto?
Tutto, l'immanente è in ogni cosa, l'esperienza orienta e dà origine a tutto, ovviamente ognuno secondo la sua natura. E io sono esattamente come tutti, ma sono io. Sono profondamente convinta che la realtà sia un appoggio essenziale per potersi lanciare dove si vuole.
 
6. Scrivere è una evasione dalla realtà o un modo per raccontare la realtà?
Entrambe le cose, nessuna prescinde dall'altra come sopra ho già detto.
 
7. Quanto di lei c’è in ciò che ha scritto?
Ci sono io, la mia vita, il mio sguardo, ma anche le mie speranze la mia rabbia e i miei oblii.
 
8. C’è qualcuno che si è rivelato fondamentale per la stesura della sua opera?
Mia figlia. Ha avuto un incidente non grave ma si è rotta una gamba e quel periodo mi è servito per riflettere e mettere un punto su tanti pensieri.
 
9. A chi ha fatto leggere per primo il romanzo?
A un’amica di nome Franca.
 
10. Secondo lei il futuro della scrittura è l’ebook?
Assolutamente sì, anche se a me piace ancora il libro nella versione cartacea, ma per una questione ecologica economica e pratica, questo sarà sicuramente il futuro ed è giusto che sia così.
 
11. Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
Mi piace, come tanti strumenti proposti di nuova generazione, trovo che siano dei fantastici alleati per allargare gli orizzonti.
 

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Giovedì, 16 Gennaio 2020 | di @BookSprint Edizioni