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26 Nov
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Intervista all'autore - Daniela Carpenti

1. Che cos’è per Lei scrivere, quali emozioni prova?
Rispondo a un'urgenza personale. Scrivere mi fa stare bene, mi rende felice.
 
2. Quanto della sua vita reale è presente in questo libro?
Molto. I nonni di Camilla, la protagonista della storia, sono i miei... E nella mia vita, come in quella di Camilla, c'è un "Luca Ricci", un amore non corrisposto, ma forse sarebbe più onesto dire un amore che non ho avuto il coraggio di vivere.
 
3. Riassuma in poche parole cosa ha significato per Lei scrivere quest’opera.
Molto banalmente scrivere questo libro ha avuto un valore terapeutico. Mi ha aiutato a fare ordine nella mia vita, a capire, quantomeno, ciò che non volevo, a maturare una nuova consapevolezza di donna.
 
4. La scelta del titolo è stata semplice o ha combattuto con se stesso per deciderlo tra varie alternative?
Devo ammettere che il titolo a cui, da subito, ho pensato è "Con il cuore inutile", ma poi, da lettrice, ho deciso che avrebbe dovuto essere semplice e raccontare qualcosa di più del contenuto della storia e così l'ho legato alla protagonista principale. Alla fine della prima stesura il titolo è diventato definitivo "Il cuore inutile di Camilla".
 
5. In un’ipotetica isola deserta, quale libro vorrebbe con sé? O quale scrittore? Perché?
Porterei con me "Lezioni Americane" di Italo Calvino. A ogni rilettura riesco a trovare preziosi spunti di riflessione e creativi non solo sul linguaggio e sulla comunicazione, ma sulla vita. Adoro il modo in cui Calvino affronta il tema della leggerezza. È un libro che mi è stato di aiuto in diverse occasioni della mia vita e a cui resto molto legata.
 
6. Ebook o cartaceo?
Entrambi.
Con l'avvento di smartphone e tablet l'e-book rappresenta una nuova maniera di fruire non solo contenuti editoriali ma l'intrattenimento offrendo a chiunque la possibilità di pubblicare, di diffondere le proprie idee, il proprio pensiero. Spero, tuttavia che questo non uccida l'editoria e quel piacere di tanti lettori di toccare il libro, di portarlo fisicamente con sé, di possederlo e di sottolineare un passo. Amo i libri cartacei e la dimensione fatta di ricordi e di emozioni in cui trascinano e credo che non verranno mai sostituiti dall'e-book anche perché non hanno bisogno di batterie.
 
7. Quando e perché ha deciso di intraprendere la carriera di scrittore?
Non credo si possa decidere. So soltanto che c'è di fondo una propensione alla lettura e scrittura, grande amore per le parole, passione per le storie, curiosità smisurata per le grandi e le piccole cose della vita e che scrivere diventa una conseguenza naturale.
 
8. Come nasce l’idea di questo libro? Ci racconterebbe un aneddoto legato alla scrittura di questo romanzo?
Non sopportavo l'idea che all'amore non corrisposto non fosse riconosciuta una dignità, un valore, sono partita dal volerlo affermare con forza.
Non c'è un episodio in particolare, ma tutta la scrittura del libro si è intrecciata con la magia di coincidenze e strane casualità che ho preso come segnali. Uno su tutti la scelta del faro. Ho chiuso gli occhi e puntato il dito su una mappa di tutti i fari del Mediterraneo. E quel faro s'incastrava bene con la vita di Van Gogh che, in qualche maniera, avevo già deciso di far entrare nella storia per il suo vissuto personale.
 
9. Cosa si prova a vedere il proprio lavoro prendere corpo e diventare un libro?
È bellissimo, attiene alla sfera dei sogni e desideri che prendono forma e si concretizzano, ma segna la conclusione di un ciclo, di una fase di vita.
 
10. Chi è stata la prima persona che ha letto il suo libro?
Mia madre e non poteva essere altrimenti. Ci sono i miei nonni- i suoi genitori- nella storia e il suo giudizio è importante per me.
 
11. Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
Credo che sia cambiato il nostro modo di leggere un libro. Ahimè a causa dei ritmi frenetici della vita contemporanea, restano un privilegio per pochi il silenzio ovattato delle biblioteche, il profumo della carta, il crepitio delle pagine.
Sono perciò convinta che dovremmo essere più aperti alle nuove modalità che l'innovazione tecnologica ci offre e l'audio- libro è una di queste.
 

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Martedì, 26 Novembre 2019 | di @BookSprint Edizioni