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28 Ott
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Intervista all'autore - Francesca Di Francia

1. Che cos’è per Lei scrivere, quali emozioni prova?
Scrivere significa per me esprimere tutta me stessa. La scrittura rappresenta una vera e propria esigenza, il mio pane quotidiano. Da ogni mia avventura sorge spesso, l'idea per una storia, e ogni attimo, anche il più insignificante, può dar vita ad una poesia. Scrivere mi porta una sensazione di sollievo, è il tasto che mi permette di accendere i miei sentimenti alla massima potenza, è la mia medicina. Mettiamola così: se mai dovessi trovarmi su un'isola deserta, o sulla vetta di una montagna e mi chiedessero di cosa avessi bisogno, risponderei "un foglio e una penna. Null'altro".
 
2. Quanto della sua vita reale è presente in questo libro?
Questo libro rappresenta me stessa, le mie emozioni, il mio pensiero, e se non è reale questo, non vedo cosa lo possa essere. Ogni poesia è nata da un'emozione provata, una foto scattata, una parola non detta, un sorriso ricevuto. Qualsiasi cosa mi circondi fa sì che io possa continuare a scrivere. Quindi sì, anche se non potrebbe sembrarlo, c'è davvero tanto di reale in questo libro.
 
3. Riassuma in poche parole cosa ha significato per Lei scrivere quest’opera.
Questo libro è stato e continua ad essere la mia sfida. Scriverlo ha significato per me abbattere alcuni muri che mi costruivo da sola e che mi ponevo davanti, come la paura di esprimere del tutto me stessa e la mia sensibilità a seguito. Se prima scrivere una poesia voleva dire cedere un pezzo di me, ora, ad opera compiuta, mi rendo conto di non avere nessun pezzo mancante ma, anzi, di sentirmi più arricchita che mai. "Innamorati dell'amore" è il mio riscatto, la mia più grande soddisfazione, è vedere un sogno realizzato e sfogliarlo tra le mani.
 
4. La scelta del titolo è stata semplice o ha combattuto con se stesso per deciderlo tra varie alternative?
Devo ammettere che il titolo è stata forse la cosa più difficile da scrivere. Quando uno scrittore tiene molto alla sua opera, vorrebbe che tutto fosse perfetto. Il titolo rappresenta il libro ed è una delle scelte più importanti da prendere. Basti pensare alla difficoltà nell'assegnare di già un titolo ad ogni singola poesia. Si pensi invece a quanto possa essere difficile trovarne uno che le possa rappresentare tutte. È come quando dai alla luce un bambino e devi dargli un nome. Ci pensi e ripensi finché non trovi quello giusto. Ecco, questo libro è un po’ come il mio bambino.
 
5. In un’ipotetica isola deserta, quale libro vorrebbe con sé? O quale scrittore? Perché?
Se fosse per me, porterei tutta la libreria. Un libro non è mai abbastanza. Però mi sarebbe molto gradita la compagnia di Nicholas Sparks. Sparks è uno degli autori contemporanei che ammiro maggiormente. Sarebbe piacevole sedersi in spiaggia e confrontarsi con lui, parlare delle sue opere, cercare di capire il suo metodo di scrittura che tanto ammiro, chiedergli come nasce una sua storia, e perché no, provare ad imparare qualcosa. Non mi dispiacerebbe essere "la Nicholas Sparks italiana".
 
6. Ebook o cartaceo?
Non c'è bisogno neanche di chiederlo. Team Cartaceo per tutta la vita. In un mondo in cui dominano ormai le nuove tecnologie, la letteratura è una delle cose più pure e sincere che ci restano. Volete paragonare una lettura da un display, con una in cui puoi accarezzare la copertina con mano, sfogliare le pagine, sentire il profumo della carta o dell'inchiostro? Il libro cartaceo è avere la cultura tra le mani, sentirne il profumo ed assaporarne il gusto. Credetemi, non c'è cosa più bella nel riempire gli scaffali di libri, prenderli e sfogliarli quando si vuole, invece di raccoglierne a centinaia in una sola "scatola" e non sentirne neanche il peso. Il peso della cultura, uno di quei carichi che dovremmo voler portare tutti volentieri sulle spalle.
 
7. Quando e perché ha deciso di intraprendere la carriera di scrittore?
È da sempre stato il mio sogno, anche se alcune volte tentavo di ignorarlo. Sin da bambina ho sempre girato con un libro in mano e la voglia di leggere non mi ha mai abbandonata. Spesso mi immedesimavo con gli autori dei miei libri preferiti e immaginavo quanto sarebbe potuto essere bello diventare come loro. Poi, insomma, credo sia il sogno di tutti vivere di ciò che si ama. Io amo scrivere e non vedo perché non dovrei inseguire il mio sogno più grande.
 
8. Come nasce l’idea di questo libro? Ci racconterebbe un aneddoto legato alla scrittura di questo romanzo?
Questo libro è nato molto per caso. Si deve dire che addirittura stavo scrivendo una bozza per un romanzo. Però di tanto in tanto mi partiva l'ispirazione per qualche verso. E così ho accumulato un bel po’ di poesie, scritte a caso nel giro di un anno, alcune nello stesso giorno, altre a distanza di mesi. Quando me le sono viste tutte davanti, frutto di un lavoro spontaneo, rappresentazione di me stessa, mi sono detta: "perchè non raccoglierle e provare a rendere il mio lavoro, qualcosa di più concreto?" Così nasce "Innamorati dell'amore".
 
9. Cosa si prova a vedere il proprio lavoro prendere corpo e diventare un libro?
Credo sia una delle emozioni più belle che io abbia mai provato. Insomma, è vedere il tuo sogno concreto, averlo tra le mani. Leggere e rileggere il mio nome sulla copertina, provando a convincermi che tutto questo sia davvero reale. Datemi un pizzico, perché credo di sognare!
 
10. Chi è stata la prima persona che ha letto il suo libro?
La mia famiglia, ovviamente. Mi hanno sempre incoraggiata e spinta a fare ciò che amo. Non smetterò mai di ringraziarli per il grande sostegno che mi hanno dato e continuano a darmi ogni giorno. Non potevano che essere loro i primi a sfogliare le mie pagine. Spero di averli resi fieri di me.
 
11. Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
Le nuove tecnologie ci permettono molte agevolazioni che prima non avremmo mai potuto immaginare. Sicuramente l'audiolibro rappresenta una comodità e un modo facile e "veloce" di leggere una qualsiasi opera. Non bisogna far sì, però, che tutto ciò porti col tempo a trascurare il vero piacere della lettura, quello di avere un libro e sfogliarlo con le proprie mani. Insomma, mai dimenticare la purezza e la semplicità di una vera lettura su carta.
 
 
 

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Lunedì, 28 Ottobre 2019 | di @BookSprint Edizioni