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26 Ott
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Gianfranco Flammini

1. Ci parli un po' di Lei, della Sua vita. Da dove viene? Come e quando ha deciso di diventare scrittore?
La mia vita? Un romanzo… Spirito libero da fanciullo, formazione nei seminari di Norcia ed Assisi, prete di piccole parrocchie di montagna per 14 anni, lascio l'ambiente clericale nell'86 per formare una famiglia. Nascono due figli, Rita Gloria e Alvaro Maria. Ho lavorato in diversi ambienti come operaio, soprattutto nel settore alberghiero. Ora sono in pensione.




2. Nell’arco della giornata qual è il momento che dedica alla scrittura?
Al mio risveglio nascono i miei pensieri, che poi fisso in appunti e poi durante il giorno trascrivo sul computer.




3. Il suo autore contemporaneo preferito?
Bevilacqua…. Susanna Tamaro.


 
4. Perché è nata la sua opera?
Si tratta di una raccolta di storie soprattutto di preti, a partire dal 2000. A dire il vero ho scritto molto, per gusto personale. Ho fatto ben 23 libri, curati, editi da me e regalati agli amici. Non mi sono mai affidato ad una casa editrice. Un lavoro artigianale. I primi erano corredati da molte foto, essendo un appassionato della fotografia.




5. Quanto ha influito nella sua formazione letteraria il contesto sociale nel quale vive o ha vissuto?
Certamente i miei scritti risentono del mio vissuto, a volte sofferto, ma anche avventuroso. Rispecchiano il 'vestito' che ho indossato per tanto tempo.




6. Scrivere è una evasione dalla realtà o un modo per raccontare la realtà?
Coniugo sempre realtà e sogno. Fermarsi al solo reale è duro e limitante, far viaggiare la fantasia è per me una necessità.


 
7. Quanto di lei c’è in ciò che ha scritto?
Sono le mie esperienze, il mio vissuto.




8. C’è qualcuno che si è rilevato fondamentale per la stesura della sua opera?
No.


 

9. A chi ha fatto leggere per primo il romanzo?
Non si tratta di un romanzo, ma di racconti, di storie.

Le hanno lette in molti perché ho usato i miei racconti come 'prediche' dal pulpito, che non c'è più.

 

10. Secondo lei il futuro della scrittura è l’ebook?
Non lo so, perché non l'ho mai usato. Comunque, credo di sì.


 

11. Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
Ne penso bene, perché oggi è sempre p
iù difficile comprare un libro e leggerlo. È preferibile sfogliarlo su internet.

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Sabato, 26 Ottobre 2019 | di @BookSprint Edizioni