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08 Lug
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Intervista all'autore - Anna Maria Marcantoni

1. Ci parli un po' di Lei, della Sua vita. Da dove viene? Come e quando ha deciso di diventare scrittore?
Appassionata alla lettura e scrittura fin da bambina, ho continuato nel limite del possibile in seguito con la poesia e altro. Senza nessuna pretesa di cambiare nulla di me ne degli altri. La mia vita intrisa di avventure e disavventure spesso tragicomiche, hanno fatto di me quello che ora sono. Scrivo per divertimento anche se poi c'è tanto da correggere e comporta difficoltà ma non per questo demordo, perché mi piace scrivere.
Sono nata a Novafeltria -PS-
Un simpatico paese inserito come dentro una "conca", circondato da bellissime colline e spioventi distese verdi.
 
2. Nell’arco della giornata qual è il momento che dedica alla scrittura?
Può essere qualsiasi momento, anche se faccio altro o cucino, se mi arriva il pensiero sento l'impellente desiderio di scriverlo, lascio tutto lì e passo a carta penna per scrivere quel che mi aggrada. Non c'è un momento preciso, di notte o di giorno per me è lo stesso.
 
3. Il suo autore contemporaneo preferito?
In questi ultimi anni mi sono appassionata ad autori stranieri che non ero a conoscenza, in particolare a quelli proposti dai professori dell'Università Aperta Giulietta Masina e Federico Fellini di Rimini, cui io sono iscritta e frequento da diversi anni per il piacere di tenere attiva e informata.
Mi sono interessata ad un autore nato in Turchia: Orhan Pamuk, con il suo romanzo "Il mio nome è Rosso" - "La casa del silenzio" - e tanti altri.
Particolare della divisioni tra modernità e tradizioni che continua nel mondo Islamico.
 
4. Perché è nata la sua opera?
Scrivo poesie per amore e con il cuore. Ho scritto brevi storie per hobby, storie di fantasia con spunti di verità carpiti alla vita.
Ho scritto la mia autobiografia per il desiderio di farlo e non è stato facile. Sono felice di averlo scritto.
 
5. Quanto ha influito nella sua formazione letteraria il contesto sociale nel quale vive o ha vissuto?
Fin da bambina ho avuto l'idea di scrivere, ho continuato a farlo nel limite del possibile, indipendentemente dal contesto sociale in cui mi sono trovata e che mi trovo. Scrivo perché mi piace farlo.
 
6. Scrivere è una evasione dalla realtà o un modo per raccontare la realtà?
ENTRAMBE.
 
7. Quanto di lei c’è in ciò che ha scritto?
TUTTO.
 
8. C’è qualcuno che si è rilevato fondamentale per la stesura della sua opera?
La mia FAMIGLIA allargata e i racconti di nonna Rita che ascoltavo fin da bambina.
Ma per la stesura è stata la mia testardaggine a voler inviare i miei elaborati alla Casa Editrice.
 
9. A chi ha fatto leggere per primo il romanzo?
A una delle mie sorelle (Siamo cinque figli).
 
10. Secondo lei il futuro della scrittura è l’ebook?
Certo è un sistema che vivrà continuando ad evolversi ma io preferisco il rumore della carta mentre sfoglio e il suo profumo.
 
11. Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
Interessante, la tecnica è in continua evoluzione.
 
 
 
 
 

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Lunedì, 08 Luglio 2019 | di @BookSprint Edizioni