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04 Lug
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Intervista all'autore - Iacopo De Rossi

1. Parliamo un po’ di Lei, dove è nato e cresciuto?
Sono nato in una cittadina del Lago Maggiore in un agosto caldo da un padre e una madre distratti. trasferiti presto alle pendici delle Prealpi lombarde; sono cresciuto ai suoni di un dialetto forte e schietto. Queste sonorità mi hanno rimbalzato dentro per anni. Dopo aver girato da nord a sud dell'Italia ho provato l'esperienza dell'estero, Londra, Los Angeles, Rio de Janeiro e in fine Mumbai; ora vivo nell'appennino bolognese. in futuro, spero di vivere!
 
2. Che libro consiglierebbe di leggere ad un adolescente?
"Con te, senza di te" un libro che indica una via di crescita felice! Osho
 
3. Cosa pensa della progressiva perdita del libro cartaceo a favore dell’ eBook?
Dell’eBook apprezzo la possibilità di non disturbare il sonno a chi mi dorme accanto, la retroilluminazione e la leggerezza, sono aspetti del progresso; del cartaceo il profumo e la rugosità di certi stampati che, anche se possa sembrar banale mi da sempre molto piacere. Quindi non vorrei essere obbligato a scegliere. Leggo in uno o nell'altro modo a seconda di cosa è meglio in quel momento.
... Dalla pietra all'eBook, che ci vogliamo fare? Immagino che, in questo modo di progredire sia inevitabile "stampare" su file, con misero vantaggio dei pioppi.
 
4. La scrittura è un colpo di fulmine o un amore ponderato?
Sono uno di quegli autori che scrivono per imitazione, non ho di mio immagini scelte. penso che potrei scrivere (scanzonando) di molti argomenti. Quindi, il mio là è un colpo di fulmine, la punteggiatura, un amore ponderato!
 
5. Cosa l’ha spinta a scrivere questo libro?
In questo libro parlo di Yayo un ragazzo difficile. Per anni ho fatto l'educatore e penso che molti degli "utenti" si possano ritrovare nelle sue avventure. la speranza è che capiti loro tra le mani e magari evitino cazzate estreme.
 
6. Quale messaggio vuole inviare al lettore?
Nessun messaggio, amore e dedizione è così che ho imparato dalla vita. "Dire è dire, fare è fare"
 
7. La scrittura era un sogno nel cassetto già da piccolo o ne ha preso coscienza pian piano nel corso della sua vita?
La dislessia mi ha tenuto lontano da libri e quaderni a lungo poi, in un fienile, una giornata di luglio siciliano, solo, aspettando di caricare balloni in un trattore che non arrivava mai, ho iniziato a far correre la matita sul quadernetto con cui avrei dovuto "tenere i conti". Poesie sconce e pensieri profumati di erba medica sono rimasti impressi sulla carta, da lì, il piacere di scrivere fa parte della mia vita.
 
8. C’è un episodio legato alla nascita o alla scrittura del libro che ricorda con piacere?
Questo scritto è in parte autobiografico, è stata una sfida con i miei figli che mi dicevano che non avrei saputo scrivere di me! E così ...
 
9. Ha mai pensato, durante la stesura del libro, di non portarlo a termine?
Assolutamente no! Scrivere ha un capo e una fine!
 
10. Il suo autore del passato preferito?
Charles Bukowski se, non fosse troppo passato, allora penso a Giovenale!
 
11. Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
Adoro gli audiolibri, è il modo migliore di guidare e leggere. Io lavoro lontano da casa, cioè tutto è lontano da dove abito così, nella mia macchinetta son pieno di questi magnifici prodotti! Non sempre mi piacciono gli Attori/lettori.

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