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13 Feb
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Intervista all'autore - Giancarlo Bisaglia

1. Parliamo un po’ di Lei, dove è nato e cresciuto?
Nato a Camposampiero, vissuto e cresciuto a Padova.
 
2. Che libro consiglierebbe di leggere ad un adolescente?
La biografia di Pietro Mennea, per far capire che lavorando con volontà si può arrivare anche sul tetto del mondo.
 
3. Cosa pensa della progressiva perdita del libro cartaceo a favore dell’ eBook?
Tenendo conto dei 72 metri lineari di libri che mi attorniano, ritengo che l'ebook sia una cosa comoda, ma il possesso del libro è un'altra cosa.
 
4. La scrittura è un colpo di fulmine o un amore ponderato?
Volevo trasmettere delle emozioni e questo è sicuramente uno dei modi migliori, ora è diventato amore ponderato.
 
5. Cosa l’ha spinta a scrivere questo libro?
La necessità una volta capito, che non bastava un semplice "scusa" a mia moglie e il desiderio di trasmettere le mie esperienze per non far scusare qualcun altro.
 
6. Quale messaggio vuole inviare al lettore?
Ci sono cose nella vita, che valgono la pena di non perdere.
 
7. La scrittura era un sogno nel cassetto già da piccolo o ne ha preso coscienza pian piano nel corso della sua vita?
Penso sia naturale leggendo tanto, voler trasmettere qualcosa nello stesso modo.
 
8. C’è un episodio legato alla nascita o alla scrittura del libro che ricorda con piacere?
I primi sguardi di approvazione di mia moglie leggendo le prime bozze.
 
9. Ha mai pensato, durante la stesura del libro, di non portarlo a termine?
No, anzi una volta terminato ho pensato che avrei potuto aggiungere altri capitoli.
 
10. Il suo autore del passato preferito?
Gabriele D'Annunzio.
 
11. Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
Avendo passato un periodo dove per ragioni fisiche facevo fatica non a leggere, ma a tenere un libro in mano sostituire chi leggeva per me con un audiolibro, ho pensato sarebbe stato una cosa meravigliosa.
 
 
 

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