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26 Gen
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Intervista all'autore - Giorgia Luzi

1. Che cos’è per Lei scrivere, quali emozioni prova?
Scrivere mi aiuta a dar voce ai miei pensieri. È un modo per poter evadere dalla realtà e scrivere la mia, mi aiuta a staccarmi dal mondo circostante, dove le mie emozioni prendono forma attraverso le parole.

Delle emozioni che passano dalla gioia alla tristezza alla rabbia, ed è proprio questo il bello della scrittura, ti fa vivere in un vortice di emozioni e non sai mai quale ti capiterà nella prossima pagina o quella che vorrai scrivere tu stessa.

 

2. Quanto della sua vita reale è presente in questo libro?
Quasi niente. Ho creato dei personaggi come li voleva la mia mente e non basandomi sulla mia vita o sulla mia persona.

Volevo creare proprio un mondo a parte che non avesse nessuna caratteristica con la mia vita, ma solo con le cose che desideravo o che mi piacevano.

 

3. Riassuma in poche parole cosa ha significato per Lei scrivere quest’opera.
È stato bello, ma al tempo stesso difficile. Ho voluto cimentarmi in questa nuova avventura, avevo molta paura e i dubbi ci sono tutt'ora, però ho ricevuto anche dei risultati gratificanti.

C'è stato un momento però in cui tutto stava per finire, non riuscivo più a continuare la mia opera ed ecco per quale motivo è stata difficile. La mia ispirazione è stata messa a dura prova, ho dovuto fare un duro lavoro dentro me stessa per riuscire a continuare e alla fine vederla completa è stato di un orgoglio immenso.

 

4. La scelta del titolo è stata semplice o ha combattuto con se stesso per deciderlo tra varie alternative?
No, devo dire che il titolo è stata la prima cosa che mi è venuta subito in mente. All'improvviso dentro la mia testa è scattato qualcosa, un lampo di genio, non so nemmeno io come spiegarlo!

So solo che è grazie al titolo che tutta la storia ha preso forma.

 

5. In un’ipotetica isola deserta, quale libro vorrebbe con sé? O quale scrittore? Perché?
È una domanda molto difficile, ho tantissimi libri che adoro e che porterei con me.

Se devo proprio scegliere però porterei "Lo sapevi che I love you?" di Estelle Maskame.
La trilogia è davvero meravigliosa, uno dei libri più belli che abbia mai letto. Mi ha catapultato in un’altra vita, mi ha fatto emozionare, gioire. Le descrizione erano così dettagliate che mi sembrava di essere lì con loro, potevo immedesimarmi nei sentimenti dei personaggi e vivere con loro le difficoltà che dovevano superare. Lo consiglio veramente a tutti.

 

6. Ebook o cartaceo?
Cartaceo per sempre. Adoro avere un libro tra le mani, sfogliarlo, sentirne l'odore, sottolineare le frasi più importanti. Cosa completamente differente dal l'ebook, secondo me non riesce a darti la stessa sensazione.


 

7. Quando e perché ha deciso di intraprendere la carriera di scrittore?
Pochi anni fa. Mi è sempre piaciuto leggere, fina da piccola e con il tempo si è intensificato. Di scrivere invece non mi era mai passato per la testa, invece poi dopo un paio di anni mi è venuta quest'idea e ho voluto provarci, coltivandola ogni giorno di più.


 

8. Come nasce l’idea di questo libro? Ci racconterebbe un aneddoto legato alla scrittura di questo romanzo?
È molto buffo da raccontare! Una sera mentre mi stavo lavando i denti, intorno a me c'era solo il rumore dell'acqua, così ho pensato al mare e mi è venuto in mente questo titolo e ho pensato subito che sarebbe stato perfetto per una storia da scrivere. La sera mentre stavo a letto ho scritto su un quaderno tutto ciò che avevo immaginato e poi la storia ha preso forma.


 

9. Cosa si prova a vedere il proprio lavoro prendere corpo e diventare un libro?
È un’emozione indescrivibile, che solo le parole non sono sufficienti. Non avrei mai pensato di raggiungere tutto ciò e ancora stento a crederci. Immagino quando lo avrò tra le mani e quando le persone leggeranno ciò che volevo trasmettere e mi sembra un sogno, non la realtà.


 

10. Chi è stata la prima persona che ha letto il suo libro?
Mia madre. Avevo bisogno di una persona più grande che mi desse il suo parere, e che mi dicesse se sono riuscita a trasmettere qualcosa e spero di esserci riuscita.


 

11. Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
È molto interessante. Mi piace quest'idea di dar voce a un libro, a delle parole. Credo che sia molto bello.


 

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Sabato, 26 Gennaio 2019 | di @BookSprint Edizioni