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06 Dic
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Intervista all'autore - Marco Piras

1. Che cos’è per Lei scrivere, quali emozioni prova?
Lo scrivere... è una finestra dove poterti affacciare, dove puoi ammirare panorami a volte reali e a volte fantastici, una finestra su nuovi mondi a volte conosciuti e a volte sconosciuti... lo scrivere è un cammino che non ha mai fine e anche se lo farai cento, mille volte proverai sempre nuove emozioni.
Emozioni di un sognatore, di un eterno bambino, di un folle ma soprattutto poter far sognare ed emozionare chi legge... diciamo in un certo senso è un trasmettere per ricevere.
 
2. Quanto della sua vita reale è presente in questo libro?
Tutta!!! una serie di racconti per ricordare la mia amata suocera ANGELINA e cercar di trasmettere quel suo amore incondizionato, quel suo amar il prossimo come se stesso.
Profumi, sensazioni, gioie e dolori di una esistenza semplice ma ricca di contenuti, un film non più a colori ingrigito dal tempo ma pronto a riprendere vita dopo poche pagine di lettura.
 
3. Riassuma in poche parole cosa ha significato per Lei scrivere quest’opera.
AMORE e RIMPIANTO di non aver vissuto ancora del tempo in compagnia di mia suocera.
 
4. La scelta del titolo è stata semplice o ha combattuto con se stesso per deciderlo tra varie alternative?
NO semplicemente ANGELINA !!!!!
 
5. In un’ipotetica isola deserta, quale libro vorrebbe con sé? O quale scrittore? Perché?
IL VECCHIO E IL MARE.
Vivo, lavoro in mare un’eterna lotta, il continuo battersi contro qualcosa che finché non avrai ucciso non sai cosa è... ma alla fine il rendersi conto di aver vinto a volte è una grande sconfitta!!!
 
6. Ebook o cartaceo?
Cartaceo, il rumore, il semplice sfogliare delle pagine, un po’ la nostra esistenza.
 
7. Quando e perché ha deciso di intraprendere la carriera di scrittore?
Non mi reputo uno scrittore, è il mio primo libro se così vogliamo chiamarlo, spero ci sia una seconda opportunità e poi vedremo il pubblico dei lettori cosa ne pensa a riguardo.
 
8. Come nasce l’idea di questo libro? Ci racconterebbe un aneddoto legato alla scrittura di questo romanzo?
 È un omaggio a mia moglie e ai miei bambini.
Passeggiavo in casa, ero solo e chiudendo gli occhi sono riuscito ad assaporare e sentire profumi e voci che mi riportavano indietro nel tempo, ho voluto imprimerli su carta pensando che diventando vecchio avrei dimenticato questa esperienza.
 
9. Cosa si prova a vedere il proprio lavoro prendere corpo e diventare un libro?
Un’enorme soddisfazione, è un po' come il primo amore.
 
10. Chi è stata la prima persona che ha letto il suo libro?
Mia moglie.
 
11. Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
Credo che sia una bella idea far leggere da una persona esterna il manoscritto, diciamo che è un tornare bambini come quando il nonno ci raccontava una storiella prima di coricarsi.
 

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Giovedì, 06 Dicembre 2018 | di @BookSprint Edizioni