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07 Nov
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Intervista all'autore - Gaetano Zingales

1. Parliamo un po’ di Lei, dove è nato e cresciuto?
Sono nato in un paese dell'entroterra della Sicilia, Longi, in provincia di Messina. All'età di sedici anni son dovuto andare via seguendo la mia famiglia per motivi di lavoro.
 
2. Che libro consiglierebbe di leggere ad un adolescente?
“I Miserabili”, ma anche i libri di Giulio Verne.
 
3. Cosa pensa della progressiva perdita del libro cartaceo a favore dell’eBook?
É la fretta del vivere quotidiano che induce il lettore a portarsi nel tablet il testo di un libro scaricato, che può leggere sul treno, sull'autobus o in una sala d'attesa; ma conta anche il risparmio economico rispetto all'acquisto del cartaceo.
 
4. La scrittura è un colpo di fulmine o un amore ponderato?
Mi è piaciuto scrivere sin dall'età scolastica. La mia attività lavorativa mi ha consentito anche di fare il giornalista pubblicista dedicandomi alla gestione di testate giornalistiche di categoria. Dopo il pensionamento, ho intensificato questa mia passione pubblicando romanzi ed anche libri di poesie. Scrivere è stato un amore che mi sono portato dietro da sempre.
 
5. Cosa l’ha spinta a scrivere questo libro?
Ogni borgo ha una sua storia, che è una parte del tutto: cioè, è un susseguirsi di avvenimenti a sé stanti ma legati, comunque, a quelli del Paese e della propria regione. La specificità che attraversa la vita del proprio paese natio va conosciuta e trasmessa agli altri. É quello che ho tentato di fare riferendo un susseguirsi di fatti e rammentando la vita di personaggi di Longi, ma parlando anche della sua antica origine.
 
6. Quale messaggio vuole inviare al lettore?
La Storia è maestra di vita, ha detto Cicerone, ma c'è da aggiungere anche che "un popolo senza memoria è un popolo senza futuro", come scrisse Luis Sepulveda. Credo che sia chiaro il messaggio che desidero inviare a quei lettori che mi onoreranno della loro attenzione.
 
7. La scrittura era un sogno nel cassetto già da piccolo o ne ha preso coscienza pian piano nel corso della sua vita?
Come detto, l'ho coltivata dentro di me da sempre ma è potuta esplodere nell'età matura sino a quella che mi ritrovo.
 
8. C’è un episodio legato alla nascita o alla scrittura del libro che ricorda con piacere?
Ci sono fatti ed eventi che ho vissuto in prima persona e che meritano di essere raccontati come avvenimenti storici, alcuni dei quali legati al mio paese natio, che è il protagonista della Storia in questione.
 
9. Ha mai pensato, durante la stesura del libro, di non portarlo a termine?
Ho iniziato a dedicarmici da parecchio tempo e non vedevo l'ora di poterlo finire per raccontare la verità dei fatti che nei decenni si sono susseguiti, soprattutto quelli del secolo passato.
Mi auguro che altri, dopo di me, possano raccontare gli eventi che seguiranno per lasciare una testimonianza, nel tempo, che anche un piccolo borgo di montagna può avere una sua mini-storia.
 
10. Il suo autore del passato preferito?
Alessandro Manzoni, con i suoi Promessi Sposi, ma anche Hemingway, Tolstoi, Pasternak, ed altri. Di quelli odierni, soprattutto Oriana Fallaci.
 
11. Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
Non la conosco, ma ho la sensazione che sia uno strumento di lettura per i... poltroni.
 
 
 

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