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31 Ott
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Intervista all'autore - Giovanpietro Scotto di Carlo

1. Ci parli un po' di Lei, della Sua vita. Da dove viene? Come e quando ha deciso di diventare scrittore?
Sono nato a Procida l'11/02/1939, dove ho studiato fino alla terza media, poi a Napoli fino al 1968, dopo maturità scientifica e laurea in Economia e Commercio. Successivamente a Roma presso la Rag. Gen. Stato, dove ho conseguito la promozione a Dirigente Generale nel 1998. Ho insegnato Scienza delle Finanze presso università italiane ed ho pubblicato 6 volumi e 720 monografie in materia di Economia e Scienza delle Finanze, conseguendo la libera docenza nel 1980.
Dal 2015 ho pubblicato tre volumi su Aracne e Book.it in materia di sociologia, attualmente sto scrivendo un volume sulle prospettive per l'economia mondiale, europea ed italiana.
 
2. Nell’arco della giornata qual è il momento che dedica alla scrittura?
La mattina, dopo il risveglio, per circa tre ore, dopo pranzo per altre tre ore.
 
3. Il suo autore contemporaneo preferito?
Papa Francesco.
 
4. Perché è nata la sua opera?
Per cercare di capire l'attuale fase di crisi economico-sociale globale.
 
5. Quanto ha influito nella sua formazione letteraria il contesto sociale nel quale vive o ha vissuto?
Credo moltissimo.
 
6. Scrivere è una evasione dalla realtà o un modo per raccontare la realtà?
É l'uno e l'altro.
 
7. Quanto di lei c’è in ciò che ha scritto?
Credo moltissimo.
 
8. C’è qualcuno che si è rilevato fondamentale per la stesura della sua opera?
I proff. Antonio Pedone, Italo Cutolo, Andrea Monorchio, Antonio Di Maio, Enrico Zaghini, mia moglie Annamaria Volpe Prignano.
 
9. A chi ha fatto leggere per primo il romanzo?
A nessuno, l'ho dedicato a mia moglie e ai miei figli: Michele, Rosa, Ernesto.
 
10. Secondo lei il futuro della scrittura è l’ebook?
Sì, quello gratuito.
 
11. Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
Non sono riuscito ad utilizzarlo!
 
 

 

 

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Mercoledì, 31 Ottobre 2018 | di @BookSprint Edizioni