Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy. Se vuoi saperne di più o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all’uso dei cookie.

Logo
Stampa questa pagina
26 Ott
Vota questo articolo
(0 Voti)

Intervista all'autore - Francesco Marella

1. Ci parli un po' di Lei, della Sua vita. Da dove viene? Come e quando ha deciso di diventare scrittore?
Sono pensionato. La voglia di scrivere il primo romanzo mi venne dopo aver superato i danni apportati dal morbo di Parkinson. Quando superai la fase più acuta mi avvidi che tutti i ricordi di famiglia e miei personali stavano vaporizzandosi. Così, con l'aiuto dei miei familiari raccolsi tutti i ricordi da loro trasmessomi fino a trovarmi con tanto materiale da decidere di metterlo in ordine e darlo alle stampe. Nacque il romanzo "Una vita insieme".
Io ho sempre avuto l'hobby della pittura, hobby che ho coltivato per anni.
Realizzare un dipinto significava vivere un'emozione, emozione che si rinnovava e si rinnova ogni volta che lo guardavi. Così ho deciso che quelle emozioni le devo conservare tutte insieme per me e per chi le capta guardando il dipinto.
 
2. Nell’arco della giornata qual è il momento che dedica alla scrittura?
Durante la giornata, negli anni trascorsi mi dedicavo sistematicamente alla pittura. Oggi ho tutte le pareti di casa coperte di quadri miei. Altri sono stati dati a figli, parenti e amici.
 
3. Il suo autore contemporaneo preferito?
Andrea Camilleri.
 
4. Perché è nata la sua opera?
Per ricordare le emozioni che mi hanno dato quei quadri. Ho avuto l'idea di raccogliere le immagini dei quadri in un volume. Ogni quadro sarà accompagnato da una breve riflessione o commento o una descrizione delle motivazione che ha fatto nascere il quadro.
Ho scritto perché credo di poter trasmettere le mie emozioni ai lettori delle brevi note che accompagnano i quadri.
Il testo lo chiamerò "EMOTION" - (brevi emozioni) .
 
5. Quanto ha influito nella sua formazione letteraria il contesto sociale nel quale vive o ha vissuto?
Certamente tanto ma non so quantificare.
 
6. Scrivere è una evasione dalla realtà o un modo per raccontare la realtà?
Per me è stato un modo per raccontare la mia realtà.
 
7. Quanto di lei c’è in ciò che ha scritto?
C’è tutto perché ci sono tutti i miei dipinti.
 
8. C’è qualcuno che si è rilevato fondamentale per la stesura della sua opera?
La famiglia.
 
9. A chi ha fatto leggere per primo il romanzo?
A mia moglie.
 
10. Secondo lei il futuro della scrittura è l’ebook?
No. il successo degli ebook è legato ai testi specifici e di studio (manuali ecc.).
Il libro cartaceo, da leggere con piacere, conserva e conserverà il fascino legato alla consistenza fisica, all'occupare uno spazio nella nostra libreria, al fatto che emana un profumo proprio della carta che lo compone.
 
11. Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
Non ne penso alcunché. Non li uso e tanto mi basta.
 

Acquista il Libro sul nostro ecommerce

 

 

Venerdì, 26 Ottobre 2018 | di @BookSprint Edizioni