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18 Set
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Intervista all'autore - Giancarlo Agostini

1. Ci parli un po' di Lei, della Sua vita. Da dove viene? Come e quando ha deciso di diventare scrittore?
Attualmente sono felicemente in pensione. Ho cominciato a 13 anni e per cinquantasette anni ho lavorato e conseguito il diploma di perito nei corsi serali, ho frequentato corso di laurea in Scienze politiche lasciando alla nascita del secondo figlio sotto minaccia di divorzio. Ho lavorato nel campo medico e poi farmaceutico. Appassionato di Wilbur Smith, nel lontano 1994 ho voluto provarci, mettendomi alla prova con le mie idee e i miei sogni. Il percorso lungo tanti anni non è stato né semplice né facile, quasi vergognandomi nel far leggere il mio manoscritto, l'ho tenuto nascosto nel cassetto come una reliquia riscoprendolo ogni volta che lo leggevo con la voglia di cambiarlo, di modificarlo. Poi su un articolo, non so quale, ho letto della vita di Vito Pacelli e ...
 
2. Nell’arco della giornata qual è il momento che dedica alla scrittura?
Alla notte o alla mattina presto quando ho l'ispirazione. Solo nel silenzio riesco a concentrarmi.
 
3. Il suo autore contemporaneo preferito?
Wilbur Smith, Clive Cussler, Jean M. Auel, Guido Cervo, Valerio Massimo Manfredi.
 
4. Perché è nata la sua opera?
Per mettermi alla prova.
 
5. Quanto ha influito nella sua formazione letteraria il contesto sociale nel quale vive o ha vissuto?
Nel libro “Una finestra sul nostro destino”, tanto. La vicinanza di tanti esperti in discipline scientifiche mi è stato di aiuto.
 
6. Scrivere è una evasione dalla realtà o un modo per raccontare la realtà?
Una evasione dalla mia vita, entrare in mondi raggiungibili solo dai sogni, è vita.
Scrivendo ho colmato tante mie carenze culturali, conoscendo vari personaggi quali gli studenti dell'Università di S. Louis in Missouri USA, e frequentando il Dipartimento di Storia, culture e civiltà di Bologna, Wikipedia oltre la fornitissima biblioteca di Abano.
 
7. Quanto di lei c’è in ciò che ha scritto?
Tutto. Non si può scrivere una emozione se non è provata, sentita almeno una volta.
 
8. C’è qualcuno che si è rilevato fondamentale per la stesura della sua opera?
NO.
 
9. A chi ha fatto leggere per primo il romanzo?
Una mia amica.
 
10. Secondo lei il futuro della scrittura è l’ebook?
Penso di sì.
 
11. Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
Conosco poco, non so dare un parere.
 

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Martedì, 18 Settembre 2018 | di @BookSprint Edizioni