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11 Lug
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Intervista all'autore - Milena Argento

1. Ci parli un po' di Lei, della Sua vita. Da dove viene? Come e quando ha deciso di diventare scrittore?
Scrivere è sempre stato una delle mie passioni, sono nata in una famiglia dove i libri dovevano nutrirci, dovevano essere il nostro pane quotidiano ed ho sempre letto e di tutto. Già da piccola con mia nonna, vecchia insegnante di altri tempi, commentavo ciò che leggevo e poi le raccontavo le trame apprese. Sono nata in un piccolo paese della provincia di Agrigento, dove durante tutto il periodo invernale, non c'erano attrazioni per i più piccoli e tutto si riduceva a serate in famiglia, una buona lettura e lo svolgimento dei compiti della scuola...
I miei genitori erano impegnati nei loro lavori e nel sociale, mio padre avvocato, sempre nel suo studio o per tribunali, nel tempo libero faceva politica con riunioni, comizi, campagne elettorali. Mia madre insegnante, impegnata con la scuola, con la chiesa e il catechismo, a noi bambini non rimaneva altro da fare che leggere e riassumere, anche per iscritto, non fosse altro che per esercitarci a scrivere bene.
 
2. Nell’arco della giornata qual è il momento che dedica alla scrittura?
A tarda sera fino a notte inoltrata. Il silenzio e il pensiero degli altri che riposano, mi aiutano a pensare e a scrivere.
 
3. Il suo autore contemporaneo preferito?
Adoro Camilleri, mio conterraneo, come Simonetta Agnello Hornby, ma non disdegno Saviano, per la sua forza e il suo coraggio.
 
4. Perché è nata la sua opera?
Da un pensiero sull'amore che può portare a fare di tutto e dalla riflessione che per mantenere una promessa a volte ci ritroviamo vittime di noi stessi, con notevoli conseguenze e a dover fare i conti con i sensi di colpa.
 
5. Quanto ha influito nella sua formazione letteraria il contesto sociale nel quale vive o ha vissuto?
Moltissimo.
 
6. Scrivere è una evasione dalla realtà o un modo per raccontare la realtà?
Tutti e due, è bello raccontare la realtà, ma anche una bella realtà.
 
7. Quanto di lei c’è in ciò che ha scritto?
Penso molto, dalla sacralità della figura materna, al rispetto di una promessa, al grande credo di un'amicizia, all'amore che domina le sensazioni di tutti.
 
8. C’è qualcuno che si è rilevato fondamentale per la stesura della sua opera?
Senza dubbio la perdita di mia madre che mi ha portata a guardarmi dentro e a cercare di capire quanto possa essere stata importante in tutta la mia crescita affettiva, culturale ed emotivo-psicologica.
 
9. A chi ha fatto leggere per primo il romanzo?
Timidamente a mia sorella Eliana, dopo il suo parere favorevole mi sono sentita incoraggiata e ho interpellato la casa editrice che poi ne ha curato l'edizione e la pubblicazione.
 
10. Secondo lei il futuro della scrittura è l’ebook?
Sicuramente, anche se ancora molta gente si ritiene soddisfatta solo se ha un libro cartaceo in mano.
 
11. Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
Eccezionale, a mio avviso, chi per motivi vari non si trovi nella condizioni di leggere, non verrà sicuramente penalizzato nella non comprensione di un testo o di contenuti vari.
 
 
 

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Mercoledì, 11 Luglio 2018 | di @BookSprint Edizioni