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26 Giu
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Intervista all'autore - Franco Gurioli

1. Parliamo un po’ di Lei, dove è nato e cresciuto?
Sono nato a Baricella, un ameno paesello, ma tanto ameno che meno di così non si può, della bassa pianura Bolognese, ai confini con la provincia di Ferrara e dove ho sempre abitato e ancora ci abito. Paese rurale dove si è passati dalla coltivazione della canapa, non indiana però, alle coltivazioni di mele, pere, pesche, per poi continuare con la coltivazioni di granaglie che tuttora rinverdiscono i campi.
 
2. Che libro consiglierebbe di leggere ad un adolescente?
Ovviamente il mio libro di poesie, comprende nel suo poco un po’ di tutto, momenti di goliardia alternati a momenti di tristezza e a momenti di riflessione. Per contro, un libro deve essere scelto in base alle proprie aspettative e non mi avventurerei a consigliare libri in un panorama di scrittori estremamente bravi.
 
3. Cosa pensa della progressiva perdita del libro cartaceo a favore dell’ eBook?
Una terribile disgrazia. Ovviamente questo è un giudizio personale dettato dal fatto che da sempre io ho letto, tenendo fra le mani tangibilmente i personaggi descritti. Tenere un libro in mano significa possedere qualcosa, averne un contatto diretto che non riscontro nella lettura digitale. A questo proposito c'è anche un richiamo nel mio libro dove però io stesso mi piego alla modernità ed è citato nella poesia “Il Computer”.
 
4. La scrittura è un colpo di fulmine o un amore ponderato?
Un amore di cui il seme è sempre esistito ma ha cominciato a germogliare soltanto in età e dovuto al caso. Per accontentare una amica ho partecipato e vinto un concorso, poi sempre dietro insistenze varie ho continuato fino a scrivere per un pubblico. Non avrei mai pensato di farlo essendo una persona fondamentalmente timida e che non ama apparire.
 
5. Cosa l’ha spinta a scrivere questo libro?
Come ho appena detto, dietro le insistenze delle persone, amici e non, che in qualche modo hanno avuto la possibilità di leggere un po’ di ciò che scrivevo. Ho resistito fino a che ho potuto, poi evidentemente, complice un po’ il desiderio di fare conoscere un po’ di se stessi, ho ceduto all'interessante offerta della BookSprint nella figura del sig. Pacelli.
 
6. Quale messaggio vuole inviare al lettore?
Chi avrà la voglia di leggermi, troverà una infinità di messaggi racchiusi nel libro ma per semplificare, consiglierei di leggere tanto e di tutto, cosa che ho cercato di mettere all'interno del libro. Una varietà di argomenti che fanno pensare.
 
7. La scrittura era un sogno nel cassetto già da piccolo o ne ha preso coscienza pian piano nel corso della sua vita?
Forse si, forse no. Recentemente ho trovato alcuni fogli di quaderno scritti a matita durante il mio viaggio in treno verso Savona per il servizio militare. Avevo 17 anni e ho descritto il viaggio e i primi giorni di naja. Evidentemente avevo già dentro di me quel seme che poi è germogliato.
 
8. C’è un episodio legato alla nascita o alla scrittura del libro che ricorda con piacere?
Sì. La gioia particolare di alcune amiche quando ho comunicato che lo avrei fatto pubblicare. La stessa gioia che ho letto nei loro occhi quando in precedenza avevo pubblicato qualcosa sugli aneddoti locali di Baricella, un volumetto che richiama un po’ i ricordi di paese. Mi dissero che avrebbero fatto suonare le campane per festeggiare il mio cambio di parere.
 
9. Ha mai pensato, durante la stesura del libro, di non portarlo a termine?
Non avrei mai pensato di farlo pubblicare, un po’ per timidezza e un po’ perché in qualche modo mette a nudo chi scrive. C'è tanto di me stesso in questo libro.
 
10. Il suo autore del passato preferito?
Fin da piccolo sono sempre stato un accanito lettore, di certo mi appassionavano i grandi classici ma non disdegnavo nessun tipo di lettura, citare solo qualche nome mi sembrerebbe offensivo per chi ne rimane fuori. Ma ci sono i soliti "noti".
 
11. Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
Una disavventura, ma indispensabile per il futuro del libro e di chi scrive. Molto legata però a chi la interpreta nella maniera giusta. Trovare persone capaci non è impresa facile in un mondo che galoppa.
 

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Martedì, 26 Giugno 2018 | di @BookSprint Edizioni