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12 Giu
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Intervista all'autore - Simone Urio

1. Che cos’è per Lei scrivere, quali emozioni prova?
Scrivere per me è un'emozione indescrivibile, che mi prende d'improvviso, quando meno me lo aspetto e che mi permette di estraniarmi, anche solo per pochi istanti, dal mondo reale e da tutti i problemi della vita quotidiana. É un rifugio, un luogo in cui nascondermi e stare da solo con me stesso.
 
2. Quanto della sua vita reale è presente in questo libro?
Questo libro è praticamente incentrato sulla mia vita reale: tutte le poesie ricordano fatti che ho vissuto e persone che ho incontrato nel corso di questa ancora breve parte del mio viaggio. Chi leggerà questo libro potrà, dunque, entrare in contatto con una parte di me e capire chi sono veramente.
 
3. Riassuma in poche parole cosa ha significato per Lei scrivere quest’opera.
Scrivere quest'opera per me ha significato realizzare un piccolo sogno e rendere in qualche omaggio a tutte quelle persone che mi sono state o sono ancora accanto a me in questo mio percorso di vita.
 
4. La scelta del titolo è stata semplice o ha combattuto con se stesso per deciderlo tra varie alternative?
La scelta del titolo è stata semplice, è frutto di un'idea che mi è venuta di getto e che mi è sembrata subito azzeccata: spero venga apprezzato anche dai lettori.
 
5. In un’ipotetica isola deserta, quale libro vorrebbe con sé? O quale scrittore? Perché?
Vorrei con me "1984" di George Orwell: è un libro che potrei leggere infinite volte e che ti fa capire che c'è sempre una speranza, anche quando tutto sembra perduto, come in un'isola deserta appunto.
 
6. Ebook o cartaceo?
La mia scelta ricade sempre sul cartaceo: l'emozione di tenere un libro tra le mani, sentire il profumo della carta stampata e sfogliarne le pagine ad una ad una è insostituibile.
 
7. Quando e perché ha deciso di intraprendere la carriera di scrittore?
L'idea mi è passata per la mente solo da poco tempo: avendo scritto un numero consistente di poesie mi sono chiesto se fosse stato il caso di provare a pubblicarle e così mi sono fatto avanti.
 
8. Come nasce l’idea di questo libro? Ci racconterebbe un aneddoto legato alla scrittura di questo romanzo?
L'idea del libro mi è venuta così un po' all'improvviso, non da un motivo specifico: sicuramente, però, la scrittura di un gran numero di poesie è stata provocata da alcuni episodi vissuti in prima persona e che mi hanno fortemente segnato, come la perdita di diverse persone a me molto care.
 
9. Cosa si prova a vedere il proprio lavoro prendere corpo e diventare un libro?
È una sensazione bellissima: non pensavo sarei mai riuscito a realizzare questo mio piccolo sogno e vederlo realizzarsi non ha paragoni.
 
10. Chi è stata la prima persona che ha letto il suo libro?
La prima persona che ha letto il mio libro? Penso lo scoprirò solo dopo averlo pubblicato: per il momento non ho voluto farlo vedere a nessuno.
 
11. Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
L'audiolibro mi sembra un'innovazione molto importante, soprattutto perché permetterà sicuramente ad un numero più elevato di persone di avvicinarsi al fantastico mondo dei libri.
 
 
 
 

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Martedì, 12 Giugno 2018 | di @BookSprint Edizioni