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04 Mag
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Intervista all'autore - Giuseppe Toscano

1. Ci parli un po' di Lei, della Sua vita. Da dove viene? Come e quando ha deciso di diventare scrittore?
Sono nato in piccolo paese della provincia di Caserta, Falciano sez. di Carinola ora Falciano del Massico. Ho trascorso la mia fanciullezza, come tutti i bambini di un paese contadino, circondato dall'affetto e dalla premura dei miei genitori e dei miei parenti che mi hanno inculcato l'amore ed il rispetto per la mia gente, per la terra che ci ha sostenuto e per le tradizioni che rendono ancora oggi vivo il paese.
Non so dire come e quando ho deciso di scrivere storie e racconti. Sin da piccolo ho amato la scrittura ed ho sempre sognato di lasciare in una pagina di un libro i miei ricordi e le mie fantasie.
 
2. Nell’arco della giornata qual è il momento che dedica alla scrittura?
Non ho momenti della giornata che dedico in modo particolare alla scrittura. Quando sento dentro di me il desiderio di appartarmi per concretizzare i miei pensieri su di un foglio, allora abbandono tutto per dedicarmi alla scrittura.
 
3. Il suo autore contemporaneo preferito?
Uno degli ultimi libri che ho letto è stato "Camere separate" di Roberto Tondelli. É un'opera piena di brama di vivere e di fervore adolescenziale, forse l'ultimo cantore della gioventù degli anni ‘70.
 
4. Perché è nata la sua opera?
Il filo conduttore che lega tutte le mie opere è quello di riscoprire e presentare ai miei concittadini ed a tutti, sotto la forma di racconto, la vita, la storia e le tradizioni di un territorio che altrimenti sarebbero state perse.
 
5. Quanto ha influito nella sua formazione letteraria il contesto sociale nel quale vive o ha vissuto?
La mia formazione letteraria e storica è un risultato di studio e di ricerca di fonti del passato ma soprattutto di testimonianze dei viventi che hanno vissuto i fatti che vengono narrati o che la tradizione a loro ha demandato di ricordare.
Il mondo contadino della sofferenza e delle privazioni ha influito nello sviluppo dei mie racconti per offrire a questo mondo un momento per il suo riscatto.
 
6. Scrivere è una evasione dalla realtà o un modo per raccontare la realtà?
La mia scrittura deve essere sempre un raccontare la realtà attraverso il filtro della riflessione.
 
7. Quanto di lei c’è in ciò che ha scritto?
Nei libri che ho scritto c'è molto di me stesso.
 
8. C’è qualcuno che si è rilevato fondamentale per la stesura della sua opera?
Se si leggono con attenzione i libri da me scritti sicuramente i lettori possono immaginare che dietro le mie parole c'è la presenza di tante persone che vogliono raccontare anche loro la storia o il racconto che si sta leggendo.
 
9. A chi ha fatto leggere per primo il romanzo?
Il romanzo è stato letto per prima da una donna comune che lo ha trovato interessante per la sua trama ma soprattutto per la fantasia usata nella presentazione e narrazione di un mondo tanto lontano fatto rivivere attraverso personaggi quasi contemporanei.
 
10. Secondo lei il futuro della scrittura è l’ebook?
Il futuro della scrittura è l'ebook anche se personalmente piace ancora sentire l'odore della carta quando leggo un libro.
 
11. Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
L'audiolibro è il futuro, per il momento c'è tanta difficoltà a farlo accettare.

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Venerdì, 04 Maggio 2018 | di @BookSprint Edizioni