Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy. Se vuoi saperne di più o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all’uso dei cookie.

Logo
Stampa questa pagina
10 Gen
Vota questo articolo
(1 Vota)

Intervista all'autore - Gloriana Giardili

1. Ci parli un po' di Lei, della Sua vita. Da dove viene? Come e quando ha deciso di diventare scrittore?
Sono nata a Cortemaggiore (PC) nel dopoguerra, da lì a qualche anno sarebbe arrivato il boom economico, ma la mia famiglia, (composta da, mio padre Carlo, mia madre Luisa, mia nonna Martina, mia sorella Giuliana ed io), capì ben presto che non ne avrebbe fatto parte. Mio padre era un bravo falegname, ricordo che lavorava anche mezza giornata della domenica per poter dare alla sua famiglia il necessario, ma la miseria si era attaccata ai nostri panni, così come la nebbia grassa della pianura padana. Mi sono sposata giovane,19 anni, grazie al lavoro di mio marito ho potuto girare l'Italia, nel frattempo abbiamo avuto 3 splendidi figli. Nel 1987 ci siamo trasferiti a Formia, e abbiamo aperto una tabaccheria edicola, i figli sono diventati grandi. Nel 2002 sono stata colpita dal dolore più terribile che ci possa essere, mio figlio Simone è stato investito da un camion ed è morto. Lo scrivere è diventato per me la mia valvola di sfogo, il poter mettere il dolore su di un pezzo di carta è stato per me terapeutico. Ed eccomi qua nel mio piccolo a realizzare un sogno.


 

2. Nell’arco della giornata qual è il momento che dedica alla scrittura?
Solitamente preferisco scrivere nel pomeriggio, posso farlo per tanti giorni consecutivi e poi sospendo per lunghi periodi, dipende quando ne sento il bisogno, ma una cosa è certo scrivo ciò che mi piacerebbe leggere.


 

3. Il suo autore contemporaneo preferito?
Non ho un autore preferito ma, libri preferiti, non è detto che un autore scriva sempre al top.


 

4. Perché è nata la sua opera?
La mia opera è nata da un viaggio fatto in America.


 

5. Quanto ha influito nella sua formazione letteraria il contesto sociale nel quale vive o ha vissuto?
Penso che la formazione letteraria sia importante e certamente anche se non mi sono mai soffermata a riflettere su questo, è indiscutibile che ci sia stata un'influenza nel relazionarmi con il prossimo.


 

6. Scrivere è una evasione dalla realtà o un modo per raccontare la realtà?
Scrivere per me è terapeutico, in ogni racconto, anche se inventato, porto qualcosa di tutte le persone che hanno attraversato la mia vita, ma questo penso che sia inevitabile.


 

7. Quanto di lei c’è in ciò che ha scritto?
Tutto e niente, mentre scrivo, io sono Dave (il personaggio principale di Intrigo Arizona), ma quando finisco di scrivere il racconto, tendo a scordarmene.


 

8. C’è qualcuno che si è rilevato fondamentale per la stesura della sua opera?
Fondamentale no ma, qualche consiglio è stato sempre ben accetto.


 

9. A chi ha fatto leggere per primo il romanzo?
Due mie amiche sono state le prime a leggere i miei scritti, mi piace condividere le emozioni.


 

10. Secondo lei il futuro della scrittura è l’e-book?
Penso di si anche se io adoro il cartaceo.


 

11. Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
Interessante, nella mia libreria ho il romanzo "Il ritratto di Dorian Grey" in inglese, in quell'occasione l'ho trovato molto utile.


Acquista il Libro sul nostro ecommerce

 

 

Mercoledì, 10 Gennaio 2018 | di @BookSprint Edizioni