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09 Gen
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Intervista all'autore - Gastone Asci

1. Parliamo un po’ di Lei, dove è nato e cresciuto?
Sono nato in quella stupenda città che è Roma, in una delle tante borgate dove sono cresciuto giocando sulla strada.


 

2. Che libro consiglierebbe di leggere ad un adolescente?
Consiglierei: " L' isola del tesoro " di R.L. Stevenson , è un libro eccezionale per la lettura di un adolescente perché c'è tutto: avventura, storia, suspance veramente ricco di colpi di scena. Bellissimo per quella età.


 

3. Cosa pensa della progressiva perdita del libro cartaceo a favore dell’ eBook?
Con l'ebook molte persone si sono avvicinate alla lettura, pur non avendo la possibilità per ragioni di tempo, è l'evoluzione del libro, pratico e veloce, ma, secondo me non lo sostituisce; nelle pagine di un buon libro si avverte l' emozione dell' autore nelle parole scritte sulla carta.


 

4. La scrittura è un colpo di fulmine o un amore ponderato?
È stata subito un colpo di fulmine, fin da bambino , quando a scuola svolgevo il tema ero felicissimo perché potevo spaziare con la fantasia. È un amore duraturo.


 

5. Cosa l’ha spinta a scrivere questo libro?
La sensazione che l' essere umano si stia un po' perdendo voglio comunicare all'uomo: " Guarda che stai andando da un' altra parte, quello che cerchi c'è l' hai già in tasca."


 

6. Quale messaggio vuole inviare al lettore?
Di positività, anche se viviamo in un mondo che ci offre preoccupazioni sul piano sociale, non farsi mai soffocare dai problemi, la vita è così, se noi riuscissimo a percepire le cose semplici che già abbiamo, da quando siamo nati, troviamo la vera felicità ed allora si che ci sentiamo tutti re e guardiamo " Oltre il giardino " dell' illusione.


 

7. La scrittura era un sogno nel cassetto già da piccolo o ne ha preso coscienza pian piano nel corso della sua vita?
La scrittura, già da piccolo, mi permetteva di sognare, di fantasticare luoghi immaginari, incontrare persone, e trasferire le mie impressioni su un foglio bianco, afferrano la mia penna che magicamente andava da sé.


 

8. C’è un episodio legato alla nascita o alla scrittura del libro che ricorda con piacere?
All' inizio non pensavo di pubblicare un libro, scrivevo per passione ma riponevo sempre tutto in un cassetto. Mio figlio, un giorno, mi ha detto: " Papà tu scrivi bene le tue poesie, le tue storie piacciono, perché non pubblichi libri? " quello fu il mio stimolo.


 

9. Ha mai pensato, durante la stesura del libro, di non portarlo a termine?
Sì, a volte per stanchezza non riuscivo ad andare avanti a scrivere, volevo mollare, ma le impressioni quotidiane erano troppo forti, allora partito in automatico con carta e penna, che porto sempre con me come quando ero bambino.


 

10. Il suo autore del passato preferito?
Il mio autore del passato è stato il grande J. Verne, io penso che la fantasia ed il modo di raccontare le avventure come una fiaba è fuori dal normale ti fa volare in maniera direi magica.


 

11. Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
L'audiolibro è molto interessante per poter ascoltare un libro narrato da una voce che ti dà un certo tipo di emozioni, utile anche per i non vedenti, allarga veramente le frontiere della lettura.

Ma, il libro, quello cartaceo va toccato, annusato, sfogliato, la magia che si avverte facendo ciò a luce soffusa, in pace, poggiato su di una poltrona, è insostituibile.

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Martedì, 09 Gennaio 2018 | di @BookSprint Edizioni