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04 Dic
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Intervista all'autore - Livia Martellucci

1. Che cos’è per Lei scrivere, quali emozioni prova?

Scrivere per me significa viaggiare con la mente, distaccarmi da questa realtà a volte troppo crudele per certi versi. Quello che scrivo è ciò che provo in quel momento, anche se alle volte viaggio totalmente con la fantasia.



2. Quanto della sua vita reale è presente in questo libro?

Mi rispecchio molto in Rory come carattere per il resto è tutta fantasia. Lei è carismatica, dolce, molto sensibile, altruista proprio come sono io.



3. Riassuma in poche parole cosa ha significato per Lei scrivere quest’opera.

Scrivere quest'opera ha significato realizzare finalmente un sogno chiuso nel mio cuore da molti anni. Ora posso dire:ce l'ho fatta!!!





4. La scelta del titolo è stata semplice o ha combattuto con se stesso per deciderlo tra varie alternative?

La scelta del titolo è stata molto semplice, su vari aspetti della realizzazione di questo libro non ho avuto mai dei dubbi.



5. In un’ipotetica isola deserta, quale libro vorrebbe con sé? O quale scrittore? Perché?

A dire la verità due sarebbero i libri: DUPLEX e IO & MARLEY. Il primo perché' è una commedia molto frizzante con una coppia di sposini con una complicità perfetta. Nel secondo l'idea che l' amore per un cane possa unire sempre più una famiglia che man mano diventa numerosa è una cosa bellissima.



6. E-book o cartaceo?

Devo essere sincera sarò all'antica ma io preferisco il cartaceo, leggere un libro al mare sotto una palma in tranquillità è bellissimo. Capisco che i giovani d'oggi che sono sempre con qualcosa di tecnologico in mano apprezzerebbero di più l’ e-book ma queste sono opinioni personali.



7. Quando e perché ha deciso di intraprendere la carriera di scrittore?

Da circa un anno ho voluto mettere in pratica questo mio desiderio di vedere realizzato un libro tutto mio.



8. Come nasce l’idea di questo libro? Ci racconterebbe un aneddoto legato alla scrittura di questo romanzo?

Non c'era nulla di programmato, appena mi venivano in mente delle idee andavo subito a scriverle, purtroppo non ho nessun aneddoto legato a questo romanzo.



9. Cosa si prova a vedere il proprio lavoro prendere corpo e diventare un libro?

È fantastico, un'emozione inspiegabile, bisogna provarlo!



10. Chi è stata la prima persona che ha letto il suo libro?

La prima persona è stata mio figlio.



11. Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?

Sono dei passi avanti importanti per il progresso del nostro paese, l'importante è non dimenticare il mitico libro cartaceo, senza di lui non saremmo arrivati a questo punto con l'audiolibro.



 

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Lunedì, 04 Dicembre 2017 | di @BookSprint Edizioni