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11 Nov
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Intervista all'autore - Giovanna Acquaviva

1. Ci parli un po' di Lei, della Sua vita. Da dove viene? Come e quando ha deciso di diventare scrittore?


Mi chiamo Giovanna Acquaviva, sono nata a mola di bari e ho 53 anni. Sono sposata e ho un figlio. Dipingo, sono un auto didatta. Mi piace l'arte. Visitare musei.

In passato ho lavorato come baby sitter, mi piacciono i bambini.
Adesso sono a casa, assisto mia suocera allettata e mi prendo cura della mia famiglia.
Ho deciso di cominciare a scrivere da marzo di quest'anno.
Ho cercato su Google una casa editrice e ho trovato Book Sprint, che mi ha dato la possibilità di vedere realizzata la mia prima opera.

 

2. Nell’arco della giornata qual è il momento che dedica alla scrittura?


Assistere mia suocera mi porta via tanto tempo. Ho colto il lato positivo di questo impegno, passando tante ore a casa, (ci sono dei giorni che non esco) appena ho un po’ di tempo libero scrivo, quindi può succedere in qualsiasi ora del giorno.

Adesso sto scrivendo un altro libro.

 

3. Il suo autore contemporaneo preferito?


Il mio autore preferito è Ken Follett, sto leggendo il suo ultimo libro.

 

4. Perché è nata la sua opera?


Questo racconto è nato dai bei ricordi che mi porto dentro: in primis mio figlio Francesco. (i ricordi di quando era piccolo, sono vivi nella mia memoria) anche se adesso ha 26 anni per me è sempre il mio bambino!

Poi il lavoro che ho svolto come babysitter mi ha portato a interagire con loro, con giochi e racconti.
Il libro che ho scritto è un racconto per bambini.

 

5. Quanto ha influito nella sua formazione letteraria il contesto sociale nel quale vive o ha vissuto?


Ha influito tanto. Sono stata sempre appassionata di lettura, mi piace l'arte, la storia e la pittura. Mi piace visitare i musei. Non nego che preferisco andare per musei piuttosto che al mare, in questo ringrazio mio marito che condivide la mia passione.

 

6. Scrivere è una evasione dalla realtà o un modo per raccontare la realtà?


Scrivere è entrambe le cose, dipende da quello che si vuole scrivere.

 

7. Quanto di lei c’è in ciò che ha scritto?


C'è tanto: l'altruismo, l'amore per i bambini, il senso della famiglia, l'amicizia e i buoni principi.

 

8. C’è qualcuno che si è rilevato fondamentale per la stesura della sua opera?


Senz'altro la casa editrice Book Sprint, alla mia prima esperienza, senza di loro non so come avrei potuto fare. Grazie!

 

9. A chi ha fatto leggere per primo il romanzo?


A mio figlio Francesco.

 

10. Secondo lei il futuro della scrittura è l’ebook?


Si , il futuro va avanti, tutto si evolve, anche l'editoria. Anche se io preferisco il cartaceo.

 

 

11. Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?


Penso che sia un'ottima cosa soprattutto per chi è molto impegnato e per chi ha problemi di vista,

ma anche per chi preferisce ascoltare. Comunque ascoltare è come leggere: la mente elabora le immagini descritte.

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Sabato, 11 Novembre 2017 | di @BookSprint Edizioni

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