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20 Set
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Intervista all'autore - Francesca Trovato

1. Che cos’è per Lei scrivere, quali emozioni prova?

La scrittura incarna il modo più immediato, descrittivo e armonico per esprimere le mie più intime emozioni, la valutazione della realtà oggettiva e...il mio sentire rapportato ai vari contesti di vita! Direi che "scrivere " per me...è vita: il navigare a vele spiegate nel mare dell'esistenza...ed è AMORE!



2. Quanto della sua vita reale è presente in questo libro?

Il libro, in quanto autobiografia, racconta in sintesi, uno spezzone della mia vita... l'infanzia dai 6 ai nove anni. Ad essi sono legate, come il filo di una collana, tutti le perle apprezzate e sprecate dei giorni, mesi e anni che seguirono quella fase delicata ! Un crescendo di esperienze traumatiche legate a una fase evolutiva complicata, costruita in una famiglia in cui l'ambiente ristretto e retrogrado ha sgretola valori e sentimenti ! Un'analisi introspettiva onestà e cruda che avvalora il desiderio di rivincita e di conquista del diritto al rispetto e all'autonomia!



3. Riassuma in poche parole cosa ha significato per Lei scrivere quest’opera.

Scrivere questo libro ha costituito due grandi conquiste! Da un lato ha costituito un viaggio introspettivo verso il risveglio dell'anima, seppur sofferto e patito... Da un altro punto di vista è stata una risposta, giunta purtroppo con ritardo, al desiderio di riscatto di mia madre! A lei dedico, infatti, ogni sforzo per mettere le emozioni sulla carta e, ancora a lei, con tutto il mio AMORE consacrò la promessa di realizzare la forza e la bellezza che aveva dentro... seguendo il mio istinto e costruendo la bellezza di tutti i miei e i suoi sogni!



4. La scelta del titolo è stata semplice o ha combattuto con se stesso per deciderlo tra varie alternative?

Inizialmente ero un po’ combattuta... Avrei voluto paragonare la mia rinascita all'impegno doloroso di una farfalla per diventare tale...e quindi avrei voluto titolare “Vita di una crisalide” o “La Crisalide”. Però, la leggenda araba di cui sono innamorata e che di così tanta energia vitale è carica... mi ha spinto a definirlo quale “PALMA DEL DESERTO”, identificandomi con quella palma ho scoperto in me una carica, una voglia di vivere e una gratitudine che mi sconoscevo!



5. In un’ipotetica isola deserta, quale libro vorrebbe con sé? O quale scrittore? Perché?

Io ho molto apprezzato un libro cui sono molto grata essere o avere di Erick Fromm. In questo libro, di alto contenuto etico-spirituale e psicologico ho ritrovato il percorso per creare il distacco dalle cose...e dalle persone! Ho imparato ad apprezzare i miei doni...riconoscendone come doni di DIO! Inoltre non posso esimermi dal consigliare di leggere la BIBBIA che racchiude la storia dell'uomo e tutti i principi fondamentali DELL'AMORE!



6. E-book o cartaceo?

Io sono molto legata al libro cartaceo. Ne amo l'odore, ne sfioro le pagine assaporando il tocco! Lo faccio mio, lo stringo al cuore e quando mi viene donato un libro, ne riconosco l'autenticità del sincero principio del regalo! Qualcuno ha pensato a me...e scegliendo il libro ha voluto donarmi qualcosa che mi manca... una parte di sé! Non disdegno L'e-book ne leggo molti, e da ognuno traggo spunto di crescita e arricchimento!



7. Quando e perché ha deciso di intraprendere la carriera di scrittore?

Non è stata proprio una scelta... piuttosto una necessità! Un'esigenza nata e cresciuta da sola...ovviamente coltivata da uno spirito sensibile e osservatore, sia della vita intorno che di quella interiore !



8. Come nasce l’idea di questo libro? Ci racconterebbe un aneddoto legato alla scrittura di questo romanzo?

Il primo capitolo parla dell'agenda! In pratica è come se il libro si fosse scritto da solo....partito, o meglio, esploso sulle pagine innocenti di un'agenda che diventava un diario una valvola di sfogo al malessere e al desiderio di riscatto! DA OGGI PRENDO IN MANO LA MIA VITA....PADRONA DEL MIO DESTINO! Da lì nasce tutto il resto!



9. Cosa si prova a vedere il proprio lavoro prendere corpo e diventare un libro?

È come partorire e veder crescere un figlio! Quante notti insonni, quante ansie, quante priorità accantonate e sacrificate per far emergere una marea di sensazioni che diventavano onde anomala non controllate se, non fossero state messe per iscritto! Oggi lo leggo, lo rileggo e, mi capita ancora di emozionarmi, di piangere, di provare empatia, rabbia, disgusto e liberazione! A volte penso che sia impossibile che l'abbia creato io ma, poi, ne riconosco le ferite e il profumo di libertà e dico Sì, SONO IO!



10. Chi è stata la prima persona che ha letto il suo libro?

Un'insegnante del mio paese! Una persona che conosceva il contesto storico e molte persone dell'epoca, riconoscendo nella maestra IRASO la suocera! La sua impressione molto positiva si fermava a quel senso di riserbo culturale....ribadendo È TROPPO PERSONALE!



11. Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?

Credo che il libro debba raggiungere menti e cuori con ogni mezzo a disposizione! Il mondo è cambiato in bene, in male in tutto e la gente pure ! Credo che si debba sfruttare ogni mezzo per allargare menti e cuori e creare i presupposti di una nuova presa di coscienza, in sintonia con i tempi, ma che non dimentica i valori umani ma anzi, finalmente li esalti!

 


 

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Mercoledì, 20 Settembre 2017 | di @BookSprint Edizioni