Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy. Se vuoi saperne di più o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all’uso dei cookie.

Logo
Stampa questa pagina
01 Ago
Vota questo articolo
(0 Voti)

Intervista all'autore - Lisa Brucculeri

1. Ci parli un po' di Lei, della Sua vita. Da dove viene? Come e quando ha deciso di diventare scrittore?

Sono laureata in Farmacia, e mi sto laureando in Medicina e Chirurgia. Mi piace imparare sempre nuove cose e girare il mondo. Per quanto riguarda la scrittura, ho sempre desiderato diventare una scrittrice di romanzi e quest'idea si è presentata per la prima volta nella mia mente quando avevo nove anni. Ero molto timida e piena di fantasia, e spesso per passare il tempo. Scrivendo posso far diventare reali e tangibili protagonisti e situazioni presenti solo dentro me su mondi e personaggi immaginari.



2. Nell’arco della giornata qual è il momento che dedica alla scrittura?

Non ho un momento durante l'arco della giornata in cui scrivo. Di solito vado a periodi e se capita la settimana in cui sono particolarmente libera, sono capace di completare un romanzo in quel lasso di tempo. Di solito traggo ispirazione da quello che sogno la notte o da qualche dettaglio che vedo intorno a me. Un quadro che ho visto appeso in un bar, per esempio, mi ha ispirato un' intera trama.



3. Il suo autore contemporaneo preferito?

Cammilleri. Sono una fan di Montalbano.



4. Perché è nata la sua opera?

É sempre stata il mio sogno e dopo la laurea ho avuto un periodo in cui, essendo disoccupata, non avevo niente da fare, e la mente poteva fantasticare come voleva.



5. Quanto ha influito nella sua formazione letteraria il contesto sociale nel quale vive o ha vissuto?

Moltissimo. Penso che per poter scrivere sia necessario un'ambiente stimolante che spinga alla curiosità e all'apprendimento. Viaggiare, leggere assaporare ogni cosa: questo è di vitale importanza.



6. Scrivere è una evasione dalla realtà o un modo per raccontare la realtà?

Entrambe. Scrivendo posso far diventare reali e tangibili protagonisti e situazioni presenti solo dentro di me. Penso che sia una delle cose più magiche che esistano. Qualcosa che prima è presente solo dentro di noi, che improvvisamente è condiviso con tutti. Scrivendo posso far diventare reali e tangibili protagonisti e situazioni presenti solo dentro me. Dare la voce delle gambe, delle braccia a personaggi che non esistono è qualcosa di indescrivibile. Certo questo si può realizzare se le persone condividono il libro e se lo fanno entrare nel cuore. Penso che questo sia il desiderio di ogni scrittore.



7. Quanto di lei c’è in ciò che ha scritto?

I personaggi parlano e agiscono senza chiedermi permesso. Direi molto.



8. C’è qualcuno che si è rilevato fondamentale per la stesura della sua opera?

Mia mamma, che mi ha spinta sempre a leggere, studiare e usare la mia creatività. Da bambina mi raccontava molte storie prima di andare a dormire e proprio da questi stimoli è nata la voglia di inventare racconti da me.



9. A chi ha fatto leggere per primo il romanzo?

Ai miei genitori.



10. Secondo lei il futuro della scrittura è l’e-book?

Sono tradizionalista, e preferisco il profumo delle pagine di un libro stampato.



11. Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?

Come prima: Preferisco immaginarmi quello che leggo nella mia mente e secondo me l'audiolibro fa perdere ogni fascino a una storia, rendendo il tutto meccanico.

 

 

Acquista il Libro sul nostro ecommerce

 

 

Martedì, 01 Agosto 2017 | di @BookSprint Edizioni