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05 Mag
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Intervista all'autore - Matteo Manguzzi

1. Che cos’è per Lei scrivere, quali emozioni prova?

Per me scrivere è una passione, un modo per staccarmi da questo mondo, per rifugiarmi in un mondo tutto mio, ma senza finzione, io racconto cose reali, storie vere, vissute da me, a volte direttamente, a volte indirettamente. L'emozione più grande che provo quando descrivo, racconto, è riuscire a trovare le parole, per trasmettere il messaggio ai lettori, in modo semplice, diretto, in modo che si capisca di cosa sto parlando.



2. Quanto della sua vita reale è presente in questo libro?

Tanto, in questo libro, è rappresentata una grande parte della mia vita, da bambino, come d' adulto.



3. Riassuma in poche parole cosa ha significato per Lei scrivere quest’opera.

Beh, non ci sono molte parole per descrivere la gioia di pubblicare. Una soddisfazione immensa, tanto lavoro, la gente non immagina nemmeno quanto lavoro c'è , per scrivere un libro. Comunque è una bellissima sensazione, ti ricompensa dopo tanti sacrifici, tante ore a leggere e rileggere.



4. La scelta del titolo è stata semplice o ha combattuto con se stesso per deciderlo tra varie alternative?

No, la scelta del titolo è stata semplice, io ho una regola, il titolo del libro, è il titolo di una poesia al suo interno. Ovviamente si, deve rappresentare l' opera.



5. In un’ipotetica isola deserta, quale libro vorrebbe con sé? O quale scrittore? Perché?

Se fossi su un’isola deserta, sicuramente lo scrittore che vorrei al mio fianco è Bukowski, perché è un uomo che sa come prendere la vita, con semplicità ed ironia. Nessun libro, ne scriverei sicuramente uno, con tutto il tempo che avrei...



6. E-book o cartaceo?

Cartaceo, o entrambi, l' importante è il contenuto.



7. Quando e perché ha deciso di intraprendere la carriera di scrittore?

Scrivere è sempre stata la mia passione, non c'è un perché, sento di scrivere e scrivo, sto meglio quando scrivo, è come una terapia. Ci sono persone che fanno meditazione, altre che fanno attività sportiva, io scrivo.



8. Come nasce l’idea di questo libro? Ci racconterebbe un aneddoto legato alla scrittura di questo romanzo?

Non c'è un aneddoto, scrivo poesie, e questo libro è una raccolta di quello che ho scritto.



9. Cosa si prova a vedere il proprio lavoro prendere corpo e diventare un libro?

Una soddisfazione immensa, non ci sono parole per descrivere quello che si prova.



10. Chi è stata la prima persona che ha letto il suo libro?

Io, sono io il primo lettore del mio libro. Poi ovviamente mia madre, quando scrivo una poesia, la leggo sempre a mia madre, per avere un suo giudizio, anche se comunque, non cambierei una poesia solo perché non piace ad un altra persona.



11. Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?

Mah, io sono un tradizionale, forse un conservatore, ma secondo me un libro, è fatto di carta e d' inchiostro.

 

 

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