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02 Mag
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Intervista all'autore - Stefano Barelli

1. Parliamo un po’ di Lei, dove è nato e cresciuto?

Sono a Milano, cresciuto in un magnifico paesino brianzolo in mezzo al verde e dove in nome del paese Verderio vuol dire rio verde. Cresciuto in una fattoria, in mezzo a tante piante da frutta, di fiori e tanti animali da cortile e allevamento. Ai miei tempi i figli di contadini come me, erano considerati un po' speciali, infatti ero coccolato da genitori e parenti, la famiglia era composta da 14 persone, cerano nonni, zii, cugini e si viveva molto bene. Sin da piccolo mi piaceva costruire i giocattoli con i coetanei per poi elaborarli, si giocava sempre di gruppo. Poi è arrivato il tempo della scuola materna, all'ora si chiamava asilo, le elementari le medie e studi professionali. Si alternava lo studio col lavorare la terra e si imparavano molte cose specialmente tenere buoni rapporti con tutti. Poi il lavoro in una ditta artigiana del ferro battuto e li nasce la mia storia, lavorare il ferro caldo e plasmarlo come tu lo vuoi nelle forme che ti passano per la testa, così imparai a scrivere come forgiare il ferro, passioni che non ho mai lasciato.



2. Che libro consiglierebbe di leggere ad un adolescente?

Libri di poesie, perché ti obbligano a cercarne il significato di quello che è scritto, facendoti ragionare su tanti comportamenti della vita quotidiana. Foscolo, Leopardi, Manzoni, tutti gli autori perché ognuno ha il suo dramma da scrivere.



3. Cosa pensa della progressiva perdita del libro cartaceo a favore dell’ e-book?

Se questi sono i tempi accettiamolo ma io non so più dove mettere i libri, e poi sfogliare un libro è vivere la storia che leggi.



4. La scrittura è un colpo di fulmine o un amore ponderato?

Mettere nero su bianco a volte ci vuole coraggio, ma ne vale la pena, dire al mondo cosa pensi coinvolgendo l'umanità ti fa amare intensamente la vita.



5. Cosa l’ha spinta a scrivere questo libro?

Come dicevo prima passare alla storia quello che io ho pensato in quel preciso momento e far sì che altri lo possano fare.



6. Quale messaggio vuole inviare al lettore?

Di amare il proprio corpo prima di tutto, solo così si amerà il prossimo intensamente e che l'amore non è un gioco, ma racchiude la tua esistenza con la persona o persone a cui tu ami.



7. La scrittura era un sogno nel cassetto già da piccolo o ne ha preso coscienza pian piano nel corso della sua vita?

L' ho maturata lentamente imparando ad amare me stesso e chiedermi chi sono, poi lentamente è arrivato il resto.



8. C’è un episodio legato alla nascita o alla scrittura del libro che ricorda con piacere?

Il mio libro racchiude tanti piccoli racconti più che poesie e tutte hanno una storia di verità e fantasia, drammatica e ironica, sicuramente l'amore è il tema principale.



9. Ha mai pensato, durante la stesura del libro, di non portarlo a termine?

No.



10. Il suo autore del passato preferito?

Foscolo.



11. Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?

Interessante se la voce guida è capace di coinvolgerti, è come vedere un film.

 

 

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Martedì, 02 Maggio 2017 | di @BookSprint Edizioni