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19 Gen
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Intervista all'autore - Chiara Molinaro

1. Parliamo un po’ di Lei, dove è nato e cresciuto?

Sono nata e cresciuta in un piccolo paese in Calabria chiamato Lamezia Terme.



2. Che libro consiglierebbe di leggere ad un adolescente?

Dipende dai gusti personali di ogni ragazzo. Se al ragazzo piace il genere fantasy, personalmente gli consiglierei la saga di “Divergent” una delle più belle che abbia mai letto. Invece per quanto riguarda le storie d'amore, consiglierei “Colpa delle stelle”.



3. Cosa pensa della progressiva perdita del libro cartaceo a favore dell’ e-book?

Penso che sia un gran progresso, ma sono comunque dell'idea che il libro cartaceo rimarrà sempre un elemento fondamentale per ogni lettore e che assolutamente non debba essere eliminato dal mondo odierno e futuro.



4. La scrittura è un colpo di fulmine o un amore ponderato?

Personalmente penso sia un colpo di fulmine, almeno lo è stato per me, perché la lettura deve prenderti subito e non devi assolutamente essere costretto ad amarla altrimenti finisci irrimediabilmente per odiarla. Ma questo non esclude che possa anche essere ponderata a lungo prima di innamorarsene completamente, anche se penso sia abbastanza raro.



5. Cosa l’ha spinta a scrivere questo libro?

La voglia di dare qualcosa di leggere a coloro che come me erano annoiati delle solite storie standardizzate. Volevo scrivere un libro aperto completamente ai sentimenti dei giovani ragazzi protagonisti, senza doppi giochi o altri sotterfugi. Sono solo i sentimenti puri dei ragazzi.



6. Quale messaggio vuole inviare al lettore?

Il messaggio che voglio inviare è che nonostante a volte la vita sembra remarti contro, il mondo ti stia crollando addosso e tu ti senta oppresso da tutto ciò che ti circonda, tutto si risolverà e avrai ciò che meriti, fino a raggiungere finalmente l'idea idilliaca della felicità.



7. La scrittura era un sogno nel cassetto già da piccolo o ne ha preso coscienza pian piano nel corso della sua vita?

Ho sempre avuto la passione per la lettura e durante gli anni ho sempre avuto un desiderio inespresso di poter scrivere qualcosa anche io, quindi è un sogno che c'è sempre stato ma che ha preso coscienza pian piano nel corso della mia giovane vita.



8. C’è un episodio legato alla nascita o alla scrittura del libro che ricorda con piacere?

Sicuramente ricorderò sempre quando lo stesso giorno che iniziai a scrivere il libro non sapevo che titolo scegliere e allora chiesi consiglio alla mia migliore amica che mi fece ascoltare la canzone che tutt'ora dà il titolo al mio libro. Lei è stata la mia salvezza.



9. Ha mai pensato, durante la stesura del libro, di non portarlo a termine?

Mai, ho sempre saputo di volerlo finire e come voler andare avanti ad ogni capitolo. Non avrei mai abbandonato la mia storia.



10. Il suo autore del passato preferito?

Diversi autori del passato mi hanno ispirato, tra cui Pirandello e Montale.



11. Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?

Penso che sia un'innovazione utile a tutti, soprattutto a coloro che purtroppo sono vedenti perché dà l'opportunità anche a loro di vivere la fantastica esperienza della lettura.

 

 

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