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07 Mar
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Intervista all'autore - Giovanni Pellegrino

1. Che cos’è per Lei scrivere, quali emozioni prova?

Scrivere per me scrivere è sinonimo di libertà in senso assoluto. Quando scrivo supero le barriere, abbatto i muri, varco la soglia della felicità. Quando scrivo mi sento libero nel cuore e nella mente. Nessuno mi può fermare, niente mi condiziona. Quando scrivo il mio sguardo supera l'orizzonte.



2. Quanto della sua vita reale è presente in questo libro?

In questo libro faccio solo la comparsa come poeta e nulla più. Alcuni personaggi del libro sono, nella vita reale, dei miei amici e fa una comparsa anche mio figlio. Della mia vita reale in questo libro c'è solo la voglia di portare un messaggio di positività e di speranza.




3. Riassuma in poche parole cosa ha significato per Lei scrivere quest’opera.

Ho voluto fortemente questa opera perché vorrei che si parlasse di Napoli per quello che questa città rappresenta per chi ci vive e non solo. La storia, la cultura, l'arte, la musica, il teatro, le bellezze naturali, il golfo, rendono questa città unica al mondo. Abbandonare gli stereotipi che condizionano il giudizio e far sì che diventi poi un pregiudizio. Portare a conoscenza quanto di buono può offrire una delle città più belle del mondo.



4. La scelta del titolo è stata semplice o ha combattuto con se stesso per deciderlo tra varie alternative?

Paradossalmente sono partito dal titolo e poi ho iniziato a scrivere l'opera. In genere lascio la scelta del titolo se non alla fine ma quasi. Invece questa volta ho avuto un’ ispirazione istantanea per cui è stato semplice decidere che titolo assegnare all'opera.



5. In un’ipotetica isola deserta, quale libro vorrebbe con sé? O quale scrittore? Perché?

La Divina Commedia insieme a Dante Alighieri.Vorrei ripercorrere il viaggio insieme a lui e capire come e dove ha trovato l'ispirazione.



6. E-book o cartaceo?

Cartaceo per una questione generazionale e-book per una questione professionale. Se mi mettessero davanti a una scelta comunque preferirei il cartaceo.



7. Quando e perché ha deciso di intraprendere la carriera di scrittore?

Non l'ho deciso io ma gli eventi che si sono susseguiti negli anni. E poi si sa, l'appetito vien mangiando.



8. Come nasce l’idea di questo libro? Ci racconterebbe un aneddoto legato alla scrittura di questo romanzo?

L'idea nasce in questi ultimi anni nei quali ho viaggiato molto e ho capito che di Napoli e dei napoletani si conosce poco o nulla. Non c'è un vero e proprio aneddoto legato alla scrittura ma una serie di eventi vissuti direttamente o indirettamente.



9. Cosa si prova a vedere il proprio lavoro prendere corpo e diventare un libro?

È come vedere nascere un figlio. Man mano che prende forma e volume ti rende orgoglioso e ti emoziona.



10. Chi è stata la prima persona che ha letto il suo libro?

Pulcinella. È stato lui il primo a leggere il libro e mi ha confidato che gli è piaciuto molto.



11. Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?

Mi intriga molto perché può aprire la mente del lettore e portarlo dentro al libro rendendolo protagonista.



 

 

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