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29 Gen
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Intervista all'autore - Erio Guandalini

 1. Ci parli un po' di Lei, della Sua vita. Da dove viene? Come e quando ha deciso di diventare scrittore?

Sono proveniente dalla Pianura Padana e sono cresciuto a fianco delle popolazioni contadine in un ambiente dove si viveva di polvere e sudore. Parlare di me non è il mio forte poiché la gente quando parla di se stesso finisce per impostare le risposte e alla fine dice solo stupidaggini. Ho deciso di scrivere quando ho visto la gente contraddirsi nel dire e pensare umanamente le stesse cose.




2. Nell’arco della giornata qual è il momento che dedica alla scrittura?

Nei tempi di non lavoro, nel tempo libero o di sera quando sono in giro per l'Europa.



3. Il suo autore contemporaneo preferito?

Nessuno.



4. Perché è nata la sua opera?

Perché la chimica sta distruggendo la natura e l'umanità. 



5. Quanto ha influito nella sua formazione letteraria il contesto sociale nel quale vive o ha vissuto?

Non lo so. 



6. Scrivere è una evasione dalla realtà o un modo per raccontare la realtà?

È un modo per raccontare la realtà.



7. Quanto di lei c’è in ciò che ha scritto?

Il modo di pensare e la voglia di difendere la vita e la natura.



8. C’è qualcuno che si è rilevato fondamentale per la stesura della sua opera?

Di amici che ho visto morire per campo.



9. A chi ha fatto leggere per primo il romanzo?

Non mi ricordo.



10. Secondo lei il futuro della scrittura è l’ebook?

Non lo so.



11. Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?

Preferisco il cartaceo poiché mi è più semplice analizzare ciò che scrivano altri autori. Ritengo però che l'audiolibro se si può ascoltare in auto possa essere un elemento culturale al posto di tante banalità che si sentono sulla radio.


 

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Lunedì, 01 Febbraio 2016 | di @BookSprint Edizioni