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21 Lug
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Intervista all'autore - Vanessa Cucini

1. Parliamo un po’ di Lei, dove è nato e cresciuto?

Sono nata a Poggibonsi e sono cresciuta in un piccolo paese della Val d'Elsa. Ritengo che crescere nella campagna incrementi nell'individuo un forte contatto con la natura e che lo aiuti a sviluppare una fervida fantasia. Inoltre avendo origini polacche ho passato molte della mie estati a Varsavia, una città magica e suggestiva per la quale nutro sempre molta nostalgia. Non a caso nella mia raccolta di poesie sono presenti elementi legati alla natura ed alla vita frenetica di città. Una delle mie passioni, oltre a scrivere, è quella di suonare il violino. Sono una persona aperta alle novità e perciò mi piace molto viaggiare e fare nuove esperienze. Attualmente mi sto preparando per l'esame di ammissione all'università.


2. Che libro consiglierebbe di leggere ad un adolescente?

Ritengo che i gusti in fatto di libri siano molto personali ed intimi. Personalmente mi piace leggere un po' di tutto e in tal caso un libro che merita è senza dubbio "La casa degli spiriti" di Isabel Allende, un romanzo in cui la realtà si fonde con l'irrealtà.



3. Cosa pensa della progressiva perdita del libro cartaceo a favore dell’ e-book?

Non metto in dubbio l'importanza del libro cartaceo in quanto è uno strumento di comunicazione reale, palpabile e materiale. Infatti del libro cartaceo si può assaporare il fruscio delle pagine che scorrono, il profumo dell'inchiostro appena stampato e può senza dubbio ornare una vasta libreria. Tuttavia l' e-book mi sembra una frontiera del tutto nuova ed interessante sia per questioni economiche che di spazio perciò lo approvo pienamente.



4. La scrittura è un colpo di fulmine o un amore ponderato?

Non saprei rispondere con esattezza a questa domanda in quanto scrivo poesie, racconti e canzoni sin da bambina. La scrittura è nata in me come un colpo di fulmine ma è cresciuta, si è arricchita ed è mutata assieme a me, è come una vecchia amica, un ispirazione, della quale non posso fare a meno e che non mi ha mai abbandonato.



5. Cosa l’ha spinta a scrivere questo libro?

Questa raccolta di poesie aveva da tempo un titolo ed una struttura concreta. Direi che ciò che mi spinge a scrivere è l'ispirazione stessa e l'osservazione di fatti quotidiani che spesso passano inosservati, la riflessione ed il pensiero che spingono quelle parole su un foglio bianco possono nascere di notte e dovunque, nelle ore più inquiete ed inaspettate.



6. Quale messaggio vuole inviare al lettore?

Il messaggio che voglio trasmettere è forte e vario, tuttavia preferisco che il lettore colga un messaggio personale in quanto ritengo che la poesia sia offrire spunti di riflessione al prossimo in modo tale che egli riesca ad immedesimarsi nelle parole stesse ed a produrre una propria riflessione a riguardo. Le mie poesie sono aperte all'interpretazione, schiette, caratterizzate da nessi nascosti e si basano sul libero arbitrio riguardo al loro significato.



7. La scrittura era un sogno nel cassetto già da piccolo o ne ha preso coscienza pian piano nel corso della sua vita?

La scrittura è cresciuta con il mio pensiero e con la mia esperienza personale. Ogni occasione può essere il tema o l'ispirazione per animare nuove parole e spingersi ancora più lontano tenendo sempre un occhio aperto per le vicende umane, senza mai dimenticare di mettersi nei panni del prossimo e vedere oltre l'enorme muro che la mediocrità ci pone per sfondo.



8. C’è un episodio legato alla nascita o alla scrittura del libro che ricorda con piacere?

Tutti gli episodi che ho vissuto sono collegati alle mie poesie. Emozioni che si intrecciano e che provocano in me riflessioni ed una forte nostalgia. Gli episodi legati a questo libro sono semplici ed ordinari come un paesaggio visto dal finestrino di un autobus, le strade di una città che si illumina alla sera, la musica, il rapporto nato con persone che ho perso e persone che mi sono tutt'ora vicine. La mia poesia nasce da fatti quotidiani, dalle piccole cose che sfuggono alla nostra osservazione, da gesti semplici e grandi allo stesso tempo, da vittorie e sconfitte, dalla vita stessa.



9. Ha mai pensato, durante la stesura del libro, di non portarlo a termine?

No, ho sempre pensato di riuscire a portare a termine il mio libro perché per me scrivere è una gioia, una passione, uno sfogo e non fatica o dubbio, per me la scrittura è libertà.



10. Il suo autore del passato preferito?

I miei autori preferiti del passato sono molti, tuttavia quello che più mi sta a cuore è Charles Baudelaire. Inoltre amo le opere della poetessa e saggista polacca W. Szymborska.



11. Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?

Sono molto aperta alle novità e trovo che possa facilitare la lettura e la comprensione dell'opera a molte persone. Personalmente trovo che sia un mezzo di comunicazione innovativo ed interessante.



 

 

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Giovedì, 23 Luglio 2015 | di @BookSprint Edizioni

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