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21 Lug
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Intervista all'autore - Luigi Marcone

1. Parliamo un po’ di Lei, dove è nato e cresciuto?

Sono nato a Torre del Greco il 21 luglio del sessantanove, il giorno in cui gli americani posarono i piedi sulla luna, come ho menzionato anche sul libro. Mio padre era allenatore e driver di corse al trotto e, per mezzo del suo lavoro, sono cresciuto un po’ a Napoli, sono stato cinque anni a Palermo, poi un' altro paio d'anni a Napoli, un anno a Varese, siamo ritornati per un anno a Palermo e di nuovo a Napoli. Sono cresciuto conoscendo tanti posti ed ambienti nuovi, culture e persone diverse.


2. Che libro consiglierebbe di leggere ad un adolescente?

Ad un adolescente gli consiglierei di leggere un bel libro di fantascienza ,dove poter spaziare con la fantasia, ed allargare la sua immaginazione.



3. Cosa pensa della progressiva perdita del libro cartaceo a favore dell’ e-book?

Penso che sia un peccato perché il libro ha sempre un suo fascino, avere in casa una libreria è la testimonianza di aver viaggiato con ognuno di essi; è come avere un album di fotografie, siamo rimasti in pochi ad averlo perché le foto non si sviluppano più ma si tengono nei pc o si conservano nei cd ,ma volete mettere il fascino di prendere l'album di fotografie e sfogliarlo? Lo stesso è anche per i libri.



4. La scrittura è un colpo di fulmine o un amore ponderato?

Io non so se è stato un colpo di fulmine o un amore ponderato, so solo che un giorno mi trovavo d'avanti al pc e ho avuto un bisogno forte di scrivere.



5. Cosa l’ha spinta a scrivere questo libro?

All'inizio la cosa che mi ha spinto di più a scrivere questo libro era di dare una testimonianza reale nel mondo della ristorazione, spiegare che non è tutto oro quello che luccica, che se ci sono dei ristoranti che ti fanno un menù a prezzi stracciati vuol dire che c'è qualcosa che non va. Col passare del tempo mi presi una lunga pausa, da mia moglie Elena ebbi mia figlia Elisa, e a lei volevo dedicarle le mie esperienze ,i miei pensieri. Grazie a lei ho avuto la spinta necessaria per poter portare al termine questo libro.



6. Quale messaggio vuole inviare al lettore?

Questo libro parla del mondo della ristorazione, di come funziona, che personaggi ci sono, parla come si vive in una cucina, parla di ricette da me create e in che luogo, e in che contesto sono nate. Il messaggio che voglio inviare al lettore, è che, c'è veramente chi questo lavoro lo fa con reale sacrificio e dedizione, sacrificando famiglia ,amici, e parenti, saltando compleanni, anniversari, e anche il primo saggio di sua figlia. Il novanta percento dei cuochi sta nelle cucine per dodici ore al giorno, invece quello che si vede in tv è solo spettacolo e niente di più .



7. La scrittura era un sogno nel cassetto già da piccolo o ne ha preso coscienza pian piano nel corso della sua vita?

Questo è stato il mio primo libro che scrivo, da premettere che non sono uno scrittore. Sin da ragazzino ho pensato che un giorno avrei scritto un libro ma come l'ho pensato cosi è sfumato. Da ragazzo ho scritto qualche testo di alcune canzoni da me inventate e mai sentite da nessuno, ma non avrei mai pensato che un giorno avrei potuto scrivere un libro.



8. C’è un episodio legato alla nascita o alla scrittura del libro che ricorda con piacere?

In realtà questo libro è nato prima con tanta rabbia, poi è proseguito con la voglia di portare avanti un progetto; quando è nata mia figlia ho portato avanti questo libro fino alla fine.



9. Ha mai pensato, durante la stesura del libro, di non portarlo a termine?

Sì tante volte, questo libro ha avuto tante interruzioni. Come ho già spiegato, sono partito con molta rabbia, poi la rabbia è finita e quindi il libro ha vissuto un lungo periodo di fermo. C'è stato il pensiero razionale, quello di portare al termine un progetto ma anche quello dopo un po’ si è bloccato. Quando però è nata mia figlia ho avuto quella spinta in più per portare al termine questo libro e darle una testimonianza sul mondo in cui vivo, con la speranza di poterla dare anche a quei ragazzi che decideranno di intraprendere il mio mestiere.



10. Il suo autore del passato preferito?

Il mio autore preferito del passato parlando di cucina non poteva non essere che Pellegrino Artusi autore de “La scienza in cucina e l'arte di mangiar bene”. All'inizio nessuno credeva nel suo libro poi negli anni è diventato uno dei migliori libri di cucina.



11. Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?

Se devo dire la verità non mi piace, leva spazio alla fantasia, preferisco sentire il racconto dal mio cervello dando lui le voci i toni e le sfumature.



 

 

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Martedì, 21 Luglio 2015 | di @BookSprint Edizioni