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20 Giu
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Intervista all'autore - Matteo Candido

1. Che cos’è per Lei scrivere, quali emozioni prova?

Scrivere è cercare di collocarsi nella realtà, sulla scia di altri, sforzandosi di rifletterla dentro, nel pensare ed nell'agire. L'emozione spesso arriva, dopo una ricerca costante, quando si para davanti in una formulazione felice che ci incanta.



2. Quanto della sua vita reale è presente in questo libro?

Nei miei scritti ci sono la mie convinzioni, che intendo partecipare, nella speranza che aiutino altri.



3. Riassuma in poche parole cosa ha significato per Lei scrivere quest’opera.

La confusione che trovo fuori di me, utilizzata da chi ne approfitta per avvantaggiarsi su altri o per ingannarli, mi sollecita a far ordine in me e a diffonderlo negli scritti per quelli che mi leggono.



4. La scelta del titolo è stata semplice o ha combattuto con se stesso per deciderlo tra varie alternative?

Il titolo è la porta del libro. È sintetizzare un volume in poche parole ma non è opera che riesce subito. Io ci ho lavorato non poco.



5. In un’ipotetica isola deserta, quale libro vorrebbe con sé? O quale scrittore? Perché?

La vita non è un isola, ma un cammino e il libro che serve è quello che ti fa camminare meglio. Porterei il libro “Cristianesimo vissuto” del certosino Pollien. Degli scrittori, il filosofo Del Noce: mi è ancora di aiuto per comprendere il caos storico- intellettuale in cui oggi ci troviamo.



6. E-book o cartaceo?

Cartaceo



7. Quando e perché ha deciso di intraprendere la carriera di scrittore?

Non ho deciso niente, è un'esigenza. Lo scrivere è la forma forse più efficace di diventare coscienti di se stessi e dei propri compiti.



8. Come nasce l’idea di questo libro? Ci racconterebbe un aneddoto legato alla scrittura di questo romanzo?

L'idea di mettere per iscritto qualcosa è nata per chiarire le cose a me stesso con la speranza che ciò possa servire ad altri.



9. Cosa si prova a vedere il proprio lavoro prendere corpo e diventare un libro?

La soddisfazione di veder completata la tua fatica e vederla davanti a te, si accompagna subito alla consapevolezza di quante cose volevi ancora dire.



10. Chi è stata la prima persona che ha letto il suo libro?

L'ho offerto ai familiari e agli amici.



11. Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?

Ogni iniziativa è positiva, ma primaria è sempre la partecipazione personale di chi è interessato direttamente.

 

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Venerdì, 24 Luglio 2015 | di @BookSprint Edizioni